Raid Campo de’ Fiori: continuano le proteste della comunità ebraica

“Juden Tottenham, juden Tottenham”. La Lazio rischia di essere estromessa dall’Europa per razzismo e xenofobia. Il club capitolino è sotto inchiesta da parte della UEFA per gli episodi verificatisi prima, durante e dopo l’incontro con il Tottenham.

La spedizione “punitiva” – Nella notte, in un Pub a Campo de’ Fiori, al centro della vita notturna romana si è scatenato l’inferno. Verso l’una improvvisamente hanno fatto irruzione nel locale un gruppo di persone con il volto coperto, armati di bastoni, coltelli e sampietrini, che hanno subito aggredito i supporters del Tottenham. Altri avevano circondato la birreria. In quei momenti è successo di tutto. Chi era riuscito a guadagnare l’uscita non è potuto fuggire perché braccato all’esterno.

Il bollettino di “guerra” – Come diranno i testimoni alle forze dell’ordine giunte sul posto, gli aggressori si sono dati alla fuga dopo aver lasciato a terra sanguinanti gli inglesi. Il bilancio del raid è di dieci tifosi britannici feriti di cui uno grave, due arresti e cinque fermati. La società del Tottenham si è subito messa in contatto con le autorità romane e nel sito degli Spurs ha elencato una serie di raccomandazioni su come raggiungere lo stadio Olimpico per la partita con la Lazio.

La partita – Durante l’incontro di calcio, si sono subito fatti sentire i cori provenienti dalla curva nord dello stadio Olimpico: “Juden Tottenham”. Poco più tardi nello stesso settore occupato dagli ultras laziali è spuntato uno striscione: “FREE PALESTINE”. I sostenitori biancoazzurri più incalliti hanno quindi preso posizione contro lo Stato di Israele aprendo la finestra di un “mondo” ancora senza pace.

La comunità ebraica mondiale – Il presidente del World Jewish Congress, Ronald S. Lauder, ha chiesto alla UEFA di adottare misure decise contro il club laziale: “Sembra che tutte quelle costose campagne contro il razzismo eseguite negli ultimi anni da UEFA, FIFA e gli altri organi calcistici non abbiano avuto effetti durevoli o almeno non contro i trasgressori seriali come alcuni sostenitori della Lazio”, continua dicendo: “L’unico modo per superare questo triste fenomeno è quello di minacciare con pene severissime i club che non prendono sul serio l’obbligo di allontanare dagli stadi i tifosi violenti e xenofobi. La piaga del razzismo non è una novità tra i sostenitori della Lazio e finora sono stati presi provvedimenti inefficaci perché le multe non bastano”.

Roma sicuraRiccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica italiana, dopo i fatti aveva così commentato: “Se è possibile aggredire i tifosi del Tottenham a Campo de’ Fiori vuol dire che Roma non è meno pericolosa di Tel Aviv”. Pronta la replica del Prefetto Giuseppe Pecoraro: “Non accetto provocazioni. Roma è una delle città più sicure, non mi pare ci siano razzi che piovono dal cielo e che la comunità ebraica corra rischi nella Capitale”.

Massimo Maravalli


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