Copenaghen contro Schengen: la Danimarca ripristina i controlli doganali

Il governo della Danimarca ha promosso un piano per reintrodurre i controlli alle frontiere, come aveva già promesso il ministro delle finanze Frederiksen. Sono stati già dispiegati cinquanta nuovi agenti di dogana ai confini con Germania e Svezia. Il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso ha annunciato la propria intenzione di monitorare il provvedimento affinché non vengano violate le leggi dell’Unione Europea e che farà “di tutto per garantirne il rispetto in tutta Europa”.

Il premier danese Lars Lokke Rasmussen ha, ovviamente, difeso il contestatissimo piano sostenendo che gli accordi di Schengen non vietano i controlli casuali alle frontiere; lo scopo sarebbe infatti di bloccare i traffici di contrabbando di armi, droghe e medicinali, non quello di controllare i viaggiatori.

Il giornale online tedesco, Stern, è scettico riguardo il piano promosso:

“Le elezioni politiche danesi in programma nel prossimo novembre ci diranno se l’attuale governo resterà in carica e proverà a smantellare lentamente questo muro innalzato in mezzo all’Europa. Forse, tutto questo verrà ricordato come uno spettacolo estivo politico, innalzato a scopi elettorali”.

Critiche sono giunte anche dal premier polacco Donald Tusk, alla guida del Consiglio Ue per il prossimo semestre:

“Sono contrario a ogni tipo di barriera alla libera circolazione interna sotto il pretesto di difendersi dall’immigrazione. Quel che ha fatto la Danimarca potrebbe essere preoccupante per tutti coloro che possono ora pensare che la libera circolazione possa essere ulteriormente limitata. C’è chi pensa che l’Unione europea sia una maledizione, e quindi non dovremmo mandare i segnali sbagliati”.


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