Malesia, un morto e 1400 manifestanti arrestati a Kuala Lumpur

Baharuddin Ahmad, un tassista di 59 anni, ha perso la vita durante gli scontri di ieri tra polizia e manifestanti  nella capitale della Malesia Kuala Lumpur. La città era stata lo scenario di una manifestazione di cittadini e diversi leader dell’opposizione al fine di ottenere una riforma elettorale. I manifestanti chiedevano di modificare il processo di voto in modo da eliminare pratiche comuni come l’acquisto di voti.

Secondo gli organizzatori del corteo, non autorizzato, in piazza erano scese oltre 50.ooo persone. Durante gli scontri tra i manifestanti e la polizia, quest’ultima non ha esitato a sparare gas lacrimogeni e ad usare degli idranti per disperdere i protestanti, arrestandone ben 1400.

Anwar Ibrahim, leader dell’opposizione, accusato di aver commesso il reato di sodomia e tuttora sotto processo, racconta di aver riportato una contusione alla testa e un taglio sulla gamba, essendo stato travolto dalla folla dei manifestanti, dopo il lancio da parte della polizia dei gas lacrimogeni. Il politico conclude dicendo che la polizia ha sparato mirando direttamente ai manifestanti.


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