Quando Bono Vox difese Steve Jobs sulla beneficienza

Lodato da tutti per le sue doti di innovatore e di motivatore, il fondatore della Apple Steve Jobs aveva anche molti detrattori celebri. Nell’agosto scorso aveva rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di amministratore delegato dell’azienda, ormai piegato dalla malattia che lo affliggeva. Dopo il suo ritiro Jobs era stato attaccato dal New York Times, accusato di non fare beneficenza e di non impegnarsi nel campo della filantropia.

Ma a schierarsi dalla parte di Jobs era stato Bono Vox, frontman degli U2 nonché amico dell’ex CEO di Apple. Attraverso una lettera indirizzata allo stesso giornale, il cantante ha confermato l’impegno di Jobs nella lotta contro l’Aids in Africa. Secondo Bono, Jobs avrebbe donato milioni di dollari a favore del fondo globale per la lotta all’Aids, la tubercolosi e la malaria. Nel 2004 i due hanno collaborato ad una versione speciale dell’iPod che contribuiva a salvare milioni di persone attraverso la donazione di una percentuale del prezzo di acquisto. In quell’occasione, Jobs aveva dichiarato: «Non c’è niente di meglio della possibilità di salvare vite umane».

Il cantante degli U2 aveva chiuso la polemica dichiarando che “per essere considerato un filantropo non è necessario comunicarlo ai giornali: la beneficenza può essere fatta anche in forma privata”.


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