“Secondo le stime di Fortress Europe, dal 1998 all’agosto 2011, 17.738 persone sono morte nel tentativo di raggiungere l’Europa. Solo nel corso del 2011, circa 2000 tra uomini, donne e bambini sono morti nello Stretto di Sicilia: il 5% di tutti coloro che hanno tentato di raggiungere l’Europa dalla Libia”. A sottolinearlo è il Cir, Consiglio Italiano per i Rifugiati, che ha presentato il rapporto ‘Accesso alla protezione: un diritto umano’. ”Chi sono le persone che muoiono nel Mediterraneo?
La maggior parte dei rifugiati sono persone che scappano da guerre, violenze e persecuzioni e non hanno altra alternativa se non il viaggio in mare per ottenere protezione. Infatti secondo il regolamento Comunitario per richiedere asilo è necessaria la presenza fisica della persona all’interno del territorio dello Stato Membro. Le misure introdotte dall’UE però impediscono ai richiedenti asilo e rifugiati di raggiungere i territori in modo legale. Inoltre i controlli non solo si sono rafforzati alle frontiere esterne ma si sono estesi anche ai territori di paesi terzi.
Secondo una stima nel 2011 il 90% dei richiedenti asilo in Europa sono entrati irregolarmente. Secondo il rapporto “L’Europa e L’Italia ‘hanno l’obbligo di dare protezione ai rifugiati, e dovrebbero aprire ingressi legali come unico rimedio per impedire i disperati viaggi via mare. Dobbiamo ricordare – spiega il rapporto – che meno del 10% dei rifugiati nel mondo vive in Europa. I rifugiati in Italia sono 56.397, mentre in Pakistan sono 1.900.621 e in Siria: 1.005.472”.
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