Schengen, Germania e Francia chiedono sospensione accordi

Il ministro dell’interno tedesco e quello francese chiedono di modificare le norme sull’immigrazione, dando la possibilità ai governi di sospendere il Trattato di Schengen per 30 giorni in caso di necessità. Lo ha detto la “Sueddeutsche Zeitung” che ha pubblicato una lettera inviata dal ministro degli Interni tedesco, Hans-Peter Friedrich (Csu) e dal francese Claude Gueant alla presidenza di turno danese dell’Ue.

I due ministro chiedono, nel caso in cui i confini meridionale ed orientale dell’Ue non fossero sufficientemente resistenti all’afflusso di immigrati, di aumentare i controlli alle frontiere per una durata di 30 giorni. La proposta verrà esaminata nella riunione di giovedì prossimo, anche se una decisione definitiva non dovrebbe essere presa prima di giugno, quando scadrà la presidenza di turno da parte della Danimarca.

Il ministro Friedrich recentemente aveva ribadito la necessità di aumentare i controlli dell’immigrazione nei confini dell’Ue e in un’intervista al quotidiano “Rheinische Post” aveva affermato la necessità di controlli interni tra i singoli Paesi di Schengen “non solo in occasione di avvenimenti speciali come partite di calcio o congressi, ma anche quando alcuni Paesi membri non fanno il loro dovere”, per poi aggiungere che “la zona Schengen non può diventare la porta d’ingresso per l’immigrazione illegale”.

F.C.

 


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