“Non ho nessuna posizione politica, ma per Benito non potevo tirarmi indietro”. Con queste parole padre Antonio Lo Curto ha celebrato a Catania il 28 aprile, nell’anniversario della morte di Mussolini, una messa in suo ricordo. Il sacerdote , noto per le omelie del sabato celebrate con rito bizantino e greco, ha scatenato numerose polemiche. A cui ha risposto così: “Benito ha solo commesso alcuni errori. Mussolini, del resto, era una brava persona. Le leggi razziali, la guerra: sono errori che tutti possiamo commettere”.
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Riceviamo ed inoltriamo questo comunicato firmato “Antifascisti catanesi”:
Catania 284\12
Oggi pomeriggio, prima della messa in onore del duce che si è svolta nella chiesa di S.Gaetano, gli antifascisti catanesi hanno voluto lanciare un messaggio ai fascisti della città e a tutti i cittadini versando alcuni litri di liquame, puzzolente come le fecce in camicia nera, sul cortile del sagrato:
non siamo disposti ad assistere in silenzio alla celebrazione di colui che ha rafforzato fino a livelli insopportabili il dominio della classe borghese sui lavoratori, che ha bombardato con gas asfissianti intere popolazioni in libia ed etiopia , che ha dato l’esempio ai nazisti su come deportare e sterminare le popolazioni conquistate ed oppresse, che ha fatto da cane da guardia ai nazisti consentendo la deportazione di decine di migliaia di italiani.
OGGI PIÙ CHE MAI ESSERE ANTIFASCISTI VUOL DIRE DIFENDERE LA CULTURA E I DIRITTI DEI LAVORATORI CONTRO I NUOVI SISTEMI DI OPPRESSIONE DA SEMPRE SOSTENUTI DALLE CAMICIE NERE
Antifascisti catanesi