“Maledetto, inquinare così il nostro sacro fiume… Vorrei vedere io se andassimo a defecare o sgozzare mucche e maiali sul Gange, cosa direbbero…”. Questi sono alcune delle frasi che Luca Dordolo, consigliere comunale di Udine e leghista doc, ha scritto sul proprio profilo Facebook riferendosi al triste episodio in cui una donna indiana, al terzo mese di gravidanza, è stata uccisa e poi gettata nel Po dal marito geloso.
Dordolo, che sul social network creato da Zuckerberg si era già lasciato scappare qualche parola di troppo sull’Islam (bisogna “massacrare gli islamici con mestolate sul grugno”), sostiene che il marito indiano non sarebbe tanto colpevole dell’omicidio, ma di aver gettato il corpo della donna nel Po, “sacro fiume” dei neopagani in salsa verde.
Rimasto isolato e abbandonato anche dalla Lega Nord stessa, Luca Dordolo si è autosospeso dal partito. “Mi rendo conto – ha afferma oggi il consigliere – che la mia provocazione è stata completamente sbagliata nei modi e nei termini. Volevo portare all’attenzione la condizione infima della donna in alcune culture e la mancanza di volontà di integrarsi di alcuni immigrati, ma ho sbagliato”.
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