India, arrestato il vignettista anti-corruzione Trivedi. "Offende la Costituzione"

Il vignettista indiano Aseem Trivedi, famoso per la sua partecipazione a molte campagne anti-corruzione, è stato arrestato a Mumbai con l’accusa di aver offeso la Costituzione indiana e la bandiera nazionale con le sue vignette. La polizia sarebbe intervenuta a seguito della segnalazione di uno studio legale della città, ma secondo gli attivisti, dietro all’arresto ci sarebbero alcuni uomini politici indiani contestati per i ripetuti casi di corruzione.

Secondo la Bbc Trivedi rimarrà sotto custodia della polizia fino al 16 settembre, ma grazie alle proteste dei media locali, che hanno definito il suo arresto un “atto illecito”, potrebbe essere rilasciato già nelle prossime ore. Il presidente del Consiglio della stampa indiana, Markandey Katju, ha dichiarato al quotidiano “The Hindu”: ”Dalle informazioni che ho raccolto, il vignettista non ha commesso nulla di illegale e, di fatto, averlo arrestato è stato un atto illegale. I politici devono imparare a essere tolleranti. Non siamo in una dittatura. Le vignette che criticano i politici vengono spesso pubblicate. È un crimine arrestare ingiustamente un vignettista. I poliziotti che hanno fatto una cosa simile dovrebbero essere arrestati al suo posto”.

Il movimento indiano contro la corruzione, India Against Corruption, ha chiesto il rilascio immediato del vignettista. Trivedi divenne famoso per aver lanciato la campagna Cartoons Against Corruption a sostegno del movimento contro la corruzione attraverso la pubblicazione di vignette contro i leader corrotti. Il sito su cui comparivano queste vignette fu però oscurato nel dicembre 2011 dalle autorità di Mumbai, ma Trivedi si impegnò subito a rendere visibili su un altro blog i proprio disegni.

Susanna Orlandi