Roma, centinaia di musulmani uniti contro la blasfemia – fotogallery

testo e foto di Stefano Romano

Si è concluso a Roma pacificamente il sit-in di protesta contro il film uscito in America “L’innocenza dei musulmani”. In pieno centro, a Piazza della Repubblica, la manifestazione ha visto la partecipazione di centinaia di persone, musulmani di ogni nazionalità giunti dalle varie moschee di Roma. Sotto lo sguardo attento di un ampio cordone di polizia, la grande massa dei fedeli ha centrato l’obiettivo di poter affermare il proprio diritto alla difesa della figura del Profeta, senza creare nessun problema di ordine pubblico, come avvenuto in altre città nel mondo.

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Il sit-in è stato organizzato dall’Associazione Dhuumcatu, la quale ha diramato il comunicato stampa in cui si invitavano “tutti a partecipare alla protesta dei musulmani e non, contro il film provocatorio ‘L’innocenza dei musulmani’ che ha attaccato duramente una fede a un profeta che realmente sono un simbolo della pace, ma contro l’intento di provocare scompiglio tra la convivenza fra fedi diverse”; giustamente i fedeli scendono in Piazza per dire: “Attaccare i Profeti non significa ‘Libertà di parola o di stampa’ ” – “Attaccare una comunità specifica non significa ‘Libertà di arte’ ” – “Attaccare una fede non significa ‘Libertà di parola o di opinione’ ” – “Attaccare dentro i cuori dei fedeli non significa ‘Libertà della filosofia’ “.

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Al termine del sit-in è stata scelta una doppia delegazione con il compito di portare il messaggio all’Ambasciata Americana a Roma e al Quirinale, in cui si chiede alle rispettive cariche di pronunciarsi a difesa dei musulmani contro la provocazione del film incriminato e delle recenti vignette satiriche uscite su un giornale francese, e inoltre di bloccarne ufficialmente ogni diffusione.

La delegazione diretta all’Ambasciata Americana è composta da due musulmani italiani, Sabrina Lei e Ibrahim, due imam delle moschee di Tuscolana e Torpignattara e dalla rappresentante dell’Associazione Dhuumcatu, Romana Amin.

Prima di abbandonare la piazza c’è stata una bellissima preghiera collettiva, ai piedi della fontana, sotto gli occhi increduli e incuriositi dei turisti. Poi ognuno si è diretto a casa, con la sensazione di un’occasione pienamente riuscita.


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