“Hai bisogno di aiuto per la sanatoria? Contattaci”. Questo un tipico annuncio nel quale ci si può imbattere sul web e che promette agli extracomunitari di aggirare la legge sugli accessi in Italia per lavoro.
Spesso l’intento illegale è appena accennato, sottinteso. Ma c’è chi ha scelto di farlo senza remore su un sito internet accessibile a tutti, apertamente, come nel caso di ‘sanatoria2012.com’.
Questo sito offre, dietro lauto pagamento, la soluzione a tutte le problematiche relative alla sanatoria. Il dominio è registrato in modo privato, su un server statunitense, quindi solo la Polizia Postale sarebbe in grado di risalire al proprietario.
“Il tuo datore di lavoro non ti offre la possibilità di avere la Sanatoria? Non sei in possesso dei documenti per provare che eri in Italia da Dicembre 2011? Ti mancano i requisiti per la Sanatoria? Se la tua risposta a queste domande è SI’ !! Allora possiamo aiutarti. Visita il sito e richiedi un contatto, sicuramente abbiamo la soluzione migliore adatta a te”.
Questo l’annuncio che si trova direttamente in home page, seguito da dettagli e listino prezzi. Le promesse sono allettanti: documentazione che attesti la presenza del lavoratore in Italia nel 2011 ad un costo che va dagli 800 ai 1500 euro, da versare al momento dell’ordine, avendo comunque l’accortezza di indicare per la successiva spedizione, un indirizzo riferito ad un amico o conoscente, per “ovvie ragioni di sicurezza”.
Per trovare un “datore di lavoro con i requisiti, disposto ad assumere” il prezzo sale fino agli 8500 ed in questo caso il richiedente dovrà versare subito “mille euro più la metà del restante onorario”.
I pagamenti avvengono tramite le agenzie di money transfer. Per evitare i controlli anti-riciclaggio gli “esperti” consigliano di “effettuare invii suddivisi in importi non superiori ai 900 euro l’uno”, aggiungendo inoltre: “Per ragioni di sicurezza comunicheremo di volta in volta i nominativi ad ogni cliente esclusivamente tramite sms, per cui sarà necessario che il cliente fornisca un numero di telefono valido”.
Le prove di presenza in Italia dal 2011 sono rilevabili da un timbro del passaporto, un referto del pronto soccorso, un foglio di via o altri documenti rilasciati da un organismo pubblico. Sarebbe quindi interessante capire come possano procurarle.
Il sito al massimo potrebbe fornire dei datori di lavoro prestanome, che dichiarino il falso riguardo l’avvenuta assunzione dello straniero almeno dal 9 maggio scorso. Ma questo nella migliore delle ipotesi.
La realtà è che una volta intascato il denaro inviato, queste agenzie svaniscono nel nulla. E il truffato non potrà neppure rivolgersi ai carabinieri per denunciare, visto la palese illegalità dei servizi offerti.
Comprare la regolarizzazione è un reato. Quindi anche chi tenta di farlo deve risponderne al pari di chi ha falsificato i documenti. Conviene quindi seguire le vie regolari ed accettare la possibilità di non rientrare nella sanatoria.
Saranno i datori di lavoro ad avviare le pratiche ed a pagare il dovuto. Alla Polizia Postale, l’appello di continuare a vigilare nel merito e possibilmente di oscurare il sito truffaldino “sanatoria2012.com”.
Paola Totaro
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[…] mattina http://www.sanatoria2012.com non esiste più. Molto probabilmente sono gli stessi promotori dell’iniziativa truffa ad aver chiuso la pagina, e dopo aver ingannato i primi ingenui, sono scappati con il malloppo. […]