Seconda rivolta nel giro di due settimane al centro di prima accoglienza di Pozzallo, in provincia di Ragusa. La prima era scoppiata il 20 agosto scorso ed era stata domata a fatica dalla polizia che aveva provveduto ad arrestare 14 tunisini ritenuti responsabili di aver messo a soqquadro la struttura. Ieri, 01 settembre, la scena si è ripetuta. Una sessantina di migranti che erano stati trasferiti in mattinata da Porto Empedocle, hanno dato origine ad un’altra rivolta che ha causato il ferimento lieve di 5 uomini delle forze dell’ordine, quattro poliziotti ed un carabiniere.
Dopo un viaggio tranquillo avvenuto nelle prime ore del mattino, i tunisini sono giunti al centro di Pozzallo e, dopo aver ricevuto l’avviso di un nuovo trasferimento che li avrebbe ricondotti nella loro patria, hanno fatto scoppiare la rivolta. I rivoltosi hanno danneggiato infissi e suppellettili ed hanno divelto parte del pavimento . La polizia ha arrestato 15 persone con l’accusa di devastazione, saccheggio, resistenza e violenza alle forze dell’ordine. Gli arrestati sono stati dirottati presso le Case Circondariali di Modica, Ragusa e Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
Susanna Orlandi
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