Seconda rivolta nel giro di due settimane al centro di prima accoglienza di Pozzallo, in provincia di Ragusa. La prima era scoppiata il 20 agosto scorso ed era stata domata a fatica dalla polizia che aveva provveduto ad arrestare 14 tunisini ritenuti responsabili di aver messo a soqquadro la struttura. Ieri, 01 settembre, la scena si è ripetuta. Una sessantina di migranti che erano stati trasferiti in mattinata da Porto Empedocle, hanno dato origine ad un’altra rivolta che ha causato il ferimento lieve di 5 uomini delle forze dell’ordine, quattro poliziotti ed un carabiniere.
Dopo un viaggio tranquillo avvenuto nelle prime ore del mattino, i tunisini sono giunti al centro di Pozzallo e, dopo aver ricevuto l’avviso di un nuovo trasferimento che li avrebbe ricondotti nella loro patria, hanno fatto scoppiare la rivolta. I rivoltosi hanno danneggiato infissi e suppellettili ed hanno divelto parte del pavimento . La polizia ha arrestato 15 persone con l’accusa di devastazione, saccheggio, resistenza e violenza alle forze dell’ordine. Gli arrestati sono stati dirottati presso le Case Circondariali di Modica, Ragusa e Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
Susanna Orlandi
Profilo dell'autore

- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
Nord America21 Dicembre 2024“Uccidi l’indiano, salva l’uomo”: La storia dimenticata dei collegi per i nativi americani
Asia & Oceania21 Dicembre 2024Wu Zetian, l’imperatrice che riscrisse le regole del potere in Cina
Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà