Turchia, incinta del suo stupratore non può abortire

Stuprata una volta a settimana da un uomo che si introduceva di notte in casa sua, che la minacciava di diffondere le sue foto nuda per tutto il vicinato. Nevin Y’nin, turca di 26 anni, ha reagito, facendosi giustizia da sola e ha sparato al suo aguzzino mirando ai genitali, per poi mozzargli la testa e facendola rotolare nella piazza di Isparta. Un “delitto d’onore” come lei stessa lo ha definito al quotidiano “Hurriyet”.

La donna ora è dietro la sbarre e minaccia il suicidio perché aspetta un figlio dallo stupratore. Se le autorità non le daranno il permesso di abortire, Nevin si toglierà la vita. La legge turca però non è favorevole all’aborto dopo la decima settimana e Nevin sarebbe alla quattordicesima.

Da qualche mese a questa parte in Turchia è in atto una grande campagna contro l’aborto, voluta dal premier Erdogan, che a maggio aveva palesato l’intenzione di presentare un disegno di legge per l’abolizione di questa pratica.


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