MedFilm Festival 2012, un viaggio nell’attualità del Mediterraneo

Nella giornata di ieri, si è conclusa a Roma la diciottesima edizione del MedFilm Festival, l’unico appuntamento italiano specializzato nella diffusione del cinema mediterraneo ed europeo. Il premio più importante del festival, “Amore e Psiche”, è stato assegnato al lungometraggio Parada, del regista serbo Srdjan Dragojevic, che narra in modo originale accattivante il tentativo di organizzare un Gay Pride a Belgrado.

Le motivazione della premiazione – I giudici hanno apprezzato la pellicola di Dragojevic perché ha utilizzato l’ironia come una “leva” per scardinare i preconcetti esistenti su una delle tematiche sociali più ostiche e attuali: l’omosessualità. Gli esperti hanno poi commentato il loro giudizio a favore dei “cugini dell’altra sponda” con una frase piena di significato: “una originale rappresentazione dell’incrocio di scontri di civiltà e culture che ha attraversato i Paesi dell’ex Jugoslavia negli ultimi due decenni”.

La valutazione del Presidente sul MedFilm Festival – Ogni anno, la rassegna cinematografica da il meglio di se e riesce a portare nella capitale italiana il meglio degli autori emergenti del cinema euro mediterraneo. A tirare le somme la presidentessa Ginella Vocca: “il bilancio è decisamente positivo, Si è ripetuta per noi e per il nostro pubblico, la magia di vedere insieme e all’opera rappresentanti da Slovenia, Serbia, Croazia, Libano, Israele, Egitto, Tunisia, Marocco, Iran, Romania, per raccontare le urgenze del presente attraverso l’arte”.

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I commenti del regista serbo prima e dopo la premiazione – Prima del riconoscimento, Dragojevic aveva rilasciato ad ANSAmed questa dichiarazione: “I festival sono ottime vetrine. Ma io faccio film per la gente che lavora, non per gli intellettuali”. L’assegnazione del premio è avvenuta durante la cerimonia che si è tenuta all’Auditorium Conciliazione. Il vincitore, assente alla premiazione, ha inviato un messaggio nel quale ringraziava gli organizzatori e tutti coloro che lo avevano votato. Nella stessa nota, ha anche espresso il suo sogno più grande: “La ciliegina sulla torta sarebbe che ora un distributore italiano si interessasse al mio film”.

Gli altri premi – Nella stessa serata sono stati assegnati anche altri premi. L’attrice algerina Adila Bendimerad ha ottenuto il riconoscimento per l’Espressione artistica mentre al marocchino Boiling Dreams è andata la Menzione Speciale. Per la categoria documentari hanno vinto ex aequo l’israeliano Soldier/Citizen e il francese Les invisibles. Dulcis in fundo, i giurati del MedFilm Festival hanno voluto creare, solo per quest’anno, un altro premio: uno specialissimo Riconoscimento della giuria, che è stato attribuito al documentario Le cose belle, degli italiani Agostino Ferrente e Giovanni Piperno.

Nel corso di questa diciottesima edizione, gli autori hanno più volte rivolto un appello alle istituzioni italiane al fine di ottenere dei sostegni economici per far sopravvivere la più antica Kermesse cinematografica della capitale garantendo così una sempre più massiccia partecipazione. L’appuntamento, salvo imprevisti, è per il prossimo anno.

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Massimo Maravalli


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