Anche Pisa avrà la sua moschea. La città della Piazza dei Miracoli potrà veder svettare un minareto entro i prossimi cinque anni. A dirlo è stato il sindaco della città, Marco Filippeschi.
Lo ha annunciato all’incontro tra i partiti che sostengono la sua ricandidatura alle elezioni di primavera (PD, IDV, PS, Lista Civica in Lista per Pisa) e il Tavolo di Lavoro dei rappresentanti delle comunità straniere.
Tanti i dubbi del Pdl, unanime l’entusiasmo nel centrosinistra. “La moschea – ha detto Filippeschi – sarà un luogo che diventerà punto di riferimento, di preghiera e di attività culturali per i musulmani pisani e che sarà realizzata direttamente dalla Comunità islamica con propri proventi, mentre il Comune compirà i passaggi autorizzativi necessari”.
Nel sondaggio promosso dal quotidiano “La Nazione” tra i circa 1600 votanti,oltre il 60% dei cittadini si è dichiarato favorevole all’iniziativa.
Il sindaco ha riconosciuto il ritardo della sua iniziativa ma ne ha anche sottolineato l’unicità affermando che da ora in avanti gli immigrati saranno coinvolti nelle fase di elaborazione del programma di mandato. “Questo non era accaduto 5 anni fa ma accade oggi, e vi chiediamo di offrire il contributo delle vostre idee e proposte, per recepire i vostri bisogni e trovare insieme delle risposte”.
L’idea è quella di inserire progressivamente forme reali di rappresentanza. “Modificheremo anche lo Statuto del Comune di Pisa per trovare un modo di dare migliore rappresentanza istituzionale, proseguendo anche nella battaglia per vedere riconosciuto il diritto alla cittadinanza per i bambini nati in Italia e il diritto di voto nelle consultazioni amministrative”, ha spiegato il sindaco.
L’interesse della coalizione è quello di affermare uguaglianza e diritti per ogni minoranza religiosa. “Stessa sensibilità, ha aggiunto il sindaco, “avremo per le altre comunità religiose che dovessero manifestare una simile esigenza”.
Luca Iacoponi
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