Il sindaco di Parabiago (Milano) inaugura, dalle pagine del mensile “Il foglio di Parabiago”, una campagna contro i rom residenti nel territorio del comune del quale è appunto il primo cittadino. Il tutto è stato spiegato in un suo editoriale dove svela quali saranno le prossime mosse contro, testuali parole, “il problema rom”.
La comunità rom, nella provincia di Milano, è stata sempre una presenza costante ed alcuni comuni, come ad esempio Legnano, hanno deciso di intraprendere percorsi di integrazione e di conoscenza reciproca. Al contrario il primo cittadino di Parabiago, come denuncia l’associazione 21 luglio, ha deciso che nel suo comune i metodi soft non possono essere applicati, in quanto i rom avrebbero “apertamente deciso di non integrarsi con la comunità locale: nonostante i nostri sforzi e i ripetuti inviti a trasferirsi in apposite strutture più degne a loro dedicate”; inoltre il sindaco ha dichiarato che essendo il primo cittadino, non può permettere che una parte del territorio cittadino si trasformi in una latrina a cielo aperto ( riferendosi al campo rom), e di sentire il dovere morale d’impedire che per le strade girino minori e donne incinta, vivendo di accattonaggio con conseguente danno e fastidio per i cittadini; seguono poi descrizioni sulle condizione igieniche del campo ( definite “indecenti”) ed inviti a non donare l’elemosina a persone che “ insistono a non voler vivere senza un minimo di decoro da essere umano”. Insomma una vera a propria tolleranza zero verso la comunità rom cittadina.
Emiliano Rossano
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