Adro, le maestre si tassano per pagare la mensa ai bimbi indigenti

Sicuramente ricorderete la scuola di Adro, in provincia di Brescia, intitolata all’ideologo della Lega Nord Gianfranco Miglio, che poco tempo fa fece scalpore per l’adozione, in molti dei suoi particolari, di simboli legati al partito stesso: all’epoca si gridò allo scandalo, e sui 650 alunni iscritti si concentrarono l’attenzione dei media.

Anche il sindaco leghista fece la sua parte: dichiarò che i figli di genitori indigenti, quasi nella totalità immigrati, che non potevano pagare la retta della mensa (intorno ai 30 euro mensili), non avevano diritto al pasto, indignando l’opinione pubblica, anche tra i concittadini.

Ebbene, è invece positiva una notizia di questi ultimi giorni: il preside della scuola, due bidelle ed alcune maestre si “autotasseranno” per poter permettere a questi bambini di poter avere un pasto nella mensa scolastica. “I bambini sono una dozzina e quasi tutti figli di genitori che hanno perso il lavoro, ma non per questo devono essere esclusi o addirittura sentirsi discriminati per questo”, spiega Damiano Galletti, segretario generale della Camera del lavoro di Brescia.

“Già nel corso dell’anno scolastico 2011-2012 il sindaco Lancini aveva imposto alla dirigenza scolastica l’adozione di questo provvedimento e noi di Cgil, insieme con Caritas, privati cittadini e altre associazioni, avevamo dato il via a una raccolta di fondi per garantire il servizio mensa e trasporto a scuola per tutti”, ricordiamo che un paio di anni scolastici fa, un imprenditore della zona si era fatto carico dei debiti delle famiglie disagiate che avessero bambini iscritti in quella scuola, per poter permettere a quest’ultimi un anno scolastico “normale”: per questo suo bellissimo gesto, quell’imprenditore è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal Presidente Napolitano.

Emiliano Rossano