Portare internet in tutti i distretti (sono 64) in cui è suddiviso il Bangladesh. È questo il compito di D.net, una ong locale che con il supporto di associazioni per lo sviluppo, ha dato vita nel 2008 al gruppo delle Info Lady.
Chiamate tattahakallayani nella lingua locale, queste donne raggiungono in bici i villaggi dove insegnano i segreti del web. Ma non solo! Oltre ad istruire madri, nonne e adolescenti sulle opportunità relazionali della rete, informano su come prendersi cura della propria salute – sottoponendoli a visite specialistiche – e prevenire le malattie infettive come l’HIV.
Le Info Lady prima di mettersi ai pedali frequentano per tre mesi un programma di formazione. Solo a fine corso, suddivise per zona e dotate di computer, stampante e macchina fotografica, sono pronte per la missione.
Alcuni dei servizi offerti sono a pagamento. Per esempio un’ora di collegamento skype costa 200 taka (2,40 dollari). E se inizialmente i soldi guadagnati servono per estinguere il debito contratto con D.net per l’acquisto di bici e attrezzatura, nel lungo periodo simboleggiano l’indipendenza economica. Un privilegio per un Paese con i salari minimi più bassi al mondo.
Prossimo obiettivo? Aumentare il numero delle tattahakallayani da 60 a 15000. Entro il 2016.
Teodora Malavenda
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto