Zajedno, in bosniaco, significa “insieme”. E’ questo il nome dato a una cooperativa, sorta a Roma nel 2012, per supportare, attraverso specifiche azioni, l’occupazione femminile. La nascita della Cooperativa si deve all’attività fervente dell’omonima associazione, che sin dal 2005, ha proseguito nella attività progettuale di formazione, coinvolgendo donne bosniache di origine rom nel settore dell’artigianato sartoriale.
E non solo “occupabilità” al femminile, ma anche un percorso che mira a favorire “l’integrazione delle donne nel tessuto sociale”, come si legge tra le righe del documento di intenti promosso dalla Cooperativa Zajedno, che già da otto anni, promuove il “Laboratorio Manufatti Donne Rom”.
Cristina Rosselli Del Turco, in qualità di presidente, e le operatrici Filomena, Silvia e Ida si sono lanciate in questa avventura, tra integrazione e interculturalismo, rendendo la cooperativa la tappa di partenza per inseguire un modello di crescita professionale riservato alle donne rom. Di qui, l’incontro con le donne bosniache del campo di via Salone, Francesca e Dzanuma, e con Coleta, donna rom di origine serba, residente nel campo di Villa Gordiani.
Confronto di idee e di modelli di vita differenti, processi di scambi culturali, pratiche di condivisione e di interazione. Le colonne portanti della Cooperativa, nella quale, oggi, operano ragazze socie di età compresa tra i 27 e i 30 anni. Vivono ancora nei campi, benchè il loro obiettivo sia quello di avere, un giorno, una casa in cui vivere.
Cosa realizza la Cooperativa Zejedno? Prodotti sartoriali di alta qualità: borse, collane, bambole di stoffa, scarpine per bambini, eco-shopping bag, bavaglini, grembiuli, abiti, tessile per la casa. Si tratta, naturalmente, di sartoria artigianale, pezzi unici personalizzabili e fatti a mano, attraverso l’impiego di stoffe originali e materiale riciclato.
E’ Cristina Rosselli Del Turco, la presidente, a raccontare questo gruppo di lavoro al femminile: “Ci rivolgiamo soprattutto a chi si lascia sensibilizzare al consumo critico, inteso come quel comportamento che consiste nell’acquistare un prodotto sulla base non solo del prezzo e della qualità, ma anche dell’impatto sociale, della valorizzazione del capitale umano impiegato e della preferenza verso prodotti artigianali a elevato contenuto di manodopera”.
La specializzazione di Zajedno si fa anche culturale: in progetto la creazione di libri in stoffa dedicati a bambini ipovedenti e no, che li possano accompagnare nei primi passi dell’esperienza tattile. Attraverso la scelta accurata di determinati materiali, le storie si raccontano storie e fiabe, con l’ausilio di forme e suoni che il bambino può riconoscere mediante i sensi del tatto e dell’udito.
E sempre dalle parole della presidente Del Turco si evince, infine, la spiccata caratura sociale del progetto Zajedno: “Ogni nostro prodotto rappresenta un progetto peculiare che non solo vuole offrire un contributo concreto allo sviluppo di una nuova economia più rispettosa dei diritti umani e più attenta alla promozione della cultura del riuso, ma che vuole anche creare una concreta occasione di inserimento lavorativo in una dinamica di Società Responsabile”.
Emilio Garofalo
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