La manifestazione sportiva doveva finanziare un programma estivo per i bambini palestinesi
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) ha annunciato martedì 5 marzo che l’annuale maratona della Striscia di Gaza, che si sarebbe dovuta tenere il 10 aprile, sarà annullata in seguito alla decisione di Hamas di vietare la partecipazione delle donne. La manifestazione sportiva sarebbe dovuta essere una dimostrazione di forza contro il dominio israeliano nei territori palestinesi.
La maratona è nata per raccogliere i fondi per il programma estivo dell’UNRWA a Gaza per i bambini palestinesi e sarebbe giunta alla sua terza edizione. Quest’anno, circa la metà dei partecipanti iscritti erano donne, e su 551 palestinesi avrebbero partecipato 266 concorrenti di sesso femminile.
Negli ultimi due anni era stato permesso loro di competere al fianco degli uomini durante questa iniziativa sportiva, ma quest’anno le autorità di Gaza sembrano irremovibili e nonostante le donne partecipanti avrebbero mantenuto un abbigliamento consono, Hamas chiede che i costumi locali vengano rispettati e vieta a donne e uomini di partecipare insieme alla manifestazione sportiva. Il divieto riguarda donne da ogni parte del mondo e non si limita alle palestinesi.
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Le Nazioni Unite hanno dichiarato di aver preso la decisione dell’annullamento con rammarico perché lo scopo dell’iniziativa sportiva era quello di dare sostegno ai palestinesi anche coinvolgendo atleti internazionali. L’intervento discriminatorio e regressivo di Hamas ha portato però a sprecare l’opportunità di una importante iniziativa contro l’occupazione illegale di Israele e il blocco dei territori palestinesi.
Non è la prima volta che l’organizzazione palestinese tenta di limitare il comportamento delle donne tuttavia c’è chi considera tale decisione una strategia da parte di Hamas, che per riaffermare la sua autorità dopo la popolarità persa negli ultimi mesi in favore di Fatah, stringe il controllo sulla popolazione.
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