La Germania accusa l’Italia: “Profughi africani pagati per venire da noi”

Dalle autorità tedesche un’accusa alla gestione italiana dell’immigrazione: “denaro e permessi di soggiorno” ai profughi africani per andare in Germania. L’agenzia di stampa Dpa ha dichiarato che “centinaia di profughi africani sono approdati ad Amburgo dopo che le istituzioni italiane, violando gli accordi europei, li hanno spinti a proseguire il viaggio”.

Il riferimento è ovviamente ai 500 euro dati, alla scadenza dell’Emergenza Nord Africa, agli immigrati cacciati dai centri di accoglienza. Il Viminale ha risposto che “i permessi di soggiorno dati a stranieri che poi si sono trasferiti in Germania sono stati rilasciati a seguito dell’esame della singola posizione, caso per caso, conformemente alla normativa comunitaria”.

“Ovviamente – sottolinea il ministero dell’Interno – qualora lo straniero sia in possesso di un valido permesso di soggiorno e siano soddisfatti i requisiti d’ingresso e soggiorno previsti dall’art.5 della convenzione Schengen, lo straniero può circolare e può rimanere nel territorio tedesco, come nel territorio di uno degli Stati membri, per un periodo di tre mesi, trascorsi i quali le autorità tedesche devono rinviarlo in Italia”.

Già a marzo le autorità tedesche avevano accusato l’Italia di spingere i profughi, che si sono ritrovati all’improvviso senza un posto dove stare e con 500 euro in mano, verso altri paesi.


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