Oltre duecento tra rom, altri cagliaritani e cittadini di origine straniera, così come esponenti di varie associazioni, sono scesi in piazza sabato per manifestare contro il razzismo e per il diritto allo studio, come riporta Andrea Deidda su CagliariPad. Risale a una settimana fa il blitz di Lotta Studentesca in cui tre scuole medie (la Manno, il Cima e Pier Luigi da Palestrina) sono state circondate con del nastro biancorosso e in cui sono stati diffusi volantini con slogan come “Stop ai rom. Prima gli studenti cagliaritani” oppure “Scuola gratis? Diventa rom“.
“La scuola è un diritto di tutti, è troppo importante. Chiuderla sarebbe una barbarie” ha affermato Ratko Halilovic, presidente dell’associazione Dosta. “La contestazione di Lotta Studentesca”, viene dichiarato in un comunicato dell’associazione, “è pretestuosa e fuorviante perchè vuole mettere il diritto allo studio degli studenti cagliaritani in conflitto con il diritto allo studio di altri cittadini che a cagliari vivono e risiedono da lungo tempo. E’ in realtà evidente che i contenuti hanno un fondamento razzista e discriminatorio, e usano inesattezze e falsità anche ai fini di un attacco politico contro la giunta comunale”.
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