Paese Sera non deve morire: unisciti alla protesta per mantenere “la voce di Roma”

Paese Sera e Frontiere News, oltre che da un’affine sensibilità per il sociale, sono legati anche da una partnership concretizzatasi nella realizzazione, da parte nostra, di alcune inchieste per il mensile cartaceo.

 

“Domani scadono i contratti dell’intera redazione del Nuovo Paese Sera e la proprietà che da mesi è in trattativa con la società Parsitalia per la cessione delle quote societarie, ha minacciato di impedire dal primo agosto l’accesso ai giornalisti nella sede”. Lo si apprende da un comunicato della redazione online. Da quattro mesi giornalisti e collaboratori (alcuni dei quali addirittura da oltre un anno) non ricevono lo stipendio e, a pochi giorni dalla scadenza dei contratti, l’azienda ha unilateralmente interrotto la trattativa sindacale.

PAESE SERA E FRONTIERE NEWS – Il Nuovo Paese Sera, conosciuto anche come “La voce di Roma”, ha raccontato per oltre due anni (sia sul quotidiano online che sul mensile cartaceo) la vita della Capitale nei suoi aspetti più vari, schierandosi dalla parte dei lavoratori e di chi vive quotidianamente la negazione dei propri diritti. La redazione di Frontiere News è molto legata al Nuovo Paese Sera, per molteplici ragioni. Innanzitutto ogni giornale che chiude rappresenta un passo indietro nello scenario plurale della democrazia. Ma non si tratta soltanto di questo. I temi trattati dal quotidiano e dal mensile sono estremamente vicini a quelli di Frontiere News e le due realtà editoriali, oltre che da un’affine sensibilità per il sociale, sono legati anche da una partnership concretizzatasi nella realizzazione, da parte nostra, di alcune inchieste per Paese Sera (di seguito alcune: “A scuola di solidarietà – Intervista a Eraldo Affinati“, “Kalimandir, l’oasi induista a due passi dal traffico di Roma“, “Una vita da invisibili – Inchiesta sui rifugiati a Roma“, quest’ultima pubblicata anche su “Ripartire“, libro pubblicato da Frontiere e la cui postfazione è curata proprio dal direttore responsabile di Paese Sera, Enrico Fontana).

 UNISCITI ALLA PROTESTA – Domani, 31 luglio, i lavoratori di Paese Sera metteranno in atto una protesta nella sede del giornale, in via Carlo Emery 47, e invitano i lettori ad unirsi a loro. Invitiamo caldamente a partecipare alla manifestazione (qui l’evento Fb) e a condividere questo articolo per evitare che la “voce di Roma” smetta di parlare la lingua dei diritti e della solidarietà.

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