“Le politiche abitative dell’Italia discriminano i rom”

Il mio piccolo continua a chiedermi: “Quand’è che ce ne andiamo via di qui? Perché noi non abbiamo una casa?” Sono una cittadina italiana… Non possiamo vivere in queste condizioni. Che cosa dovrei dire a mio figlio? Che gli altri sono meglio di noi?

Miriana Halilovic, residente nel campo autorizzato di Salone, a Roma

foto: CittadiniAttivi

Quella di Miriana è solo una delle testimonianze presenti nell’ultimo rapporto di Amnesty sulla condizione dei Rom in Italia, “Due pesi e due misure. Le politiche abitative dell’Italia discriminano i rom”, dal quale emerge un quadro altamente preoccupante. In particolare, viene affermato che “le autorità comunali di Roma hanno portato avanti un sistema a doppio binario di assegnazione degli alloggi che sta negando a migliaia di rom l’accesso a un alloggio adeguato”.

“Il Comune di Roma sta tenendo migliaia di rom ai margini della società. Il sistema di assegnazione degli alloggi pubblici è congegnato e attuato in modo tale da condannare migliaia di rom, per semplici ragioni di etnia, a vivere in strutture segregate, al di sotto degli standard, in campi lontani dai servizi e dalle aree residenziali. Questa è una macchia per la città di Roma”, ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia Centrale di Amnesty International. “Amnesty International non sta chiedendo che ai rom che vivono nei campi di Roma venga data priorità nell’accesso alla limitata disponibilità di alloggi pubblici della capitale. Chiediamo che abbiano uguale accesso, senza tener conto della loro etnia“, ha quindi precisato Dalhuisen.

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Consigliamo vivamente la lettura del rapporto, scaricabile dal sito di Amnesty Italia.

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