Roma è inconoscibile, si rivela col tempo e non del tutto. Ha un’estrema riserva di mistero e ancora qualche oasi
(Ennio Flaiano)
Primo Flashback – È l’estate del 2011, sulla via Prenestina, dietro una collinetta non lontana dal GRA spuntano le vetrate dell’Eurostars Roma Congress Hotel&Convention Center, un moderno albergo a quattro stelle dotato dei migliori comfort ed attrezzato a ricevere un pubblico business in viaggio nella capitale per affari. Le camere dell’hotel sono tutte arredate con la massima cura ed eleganza e le suite sono dotate anche di vasca idromassaggio; la hall dell’hotel è ampia e luminosa, dotata di divani in raso rosso ed adiacente al bar-ristorante che offre un servizio accurato ed efficiente. I clienti hanno a loro disposizione anche una palestra, una sala massaggi e un servizio navetta su prenotazione verso la fermata metro più vicino. Gli affari sembrano andare bene all’Eurostars, la clientela è in aumento e sempre soddisfatta.
Secondo Flashback -Dicembre 2011, l’Eurostars Congress Hotel ha improvvisamente cessato le attività. Tutti i 60 dipendenti licenziati da giorni manifestano sotto la sede centrale dell’Eurostars International Palace, in via Nazionale, per protestare e chiedere la motivazione per cui siano stati lasciati senza lavoro ed alcun progetto di ricollocamento a ridosso delle festività natalizie.
Sicuramente non per problemi di bilancio da parte dell’hotel di via Prenestina. “Il grande hotel a quattro stelle era sempre pieno di ospiti durante tutta la stagione – raccontano gli ex dipendenti – è gestito da una compagnia spagnola presente su Roma con altri floridi hotel e l’infrastruttura in questione sembra proprietà dell’Unicredit”. Una storia di licenziamenti, di crisi e di precarietà. “La lotta dei lavoratori Eurostars è la lotta di tutti noi!!” termina il volantino che distribuiscono tradotto in più lingue. “Siamo qui per chiedere la riassunzione di tutti i lavoratori e chiediamo ai clienti che inevitabilmente subiranno dei disagi di solidarizzare con le nostre ragioni e con la nostra lotta” concludono.
Terzo Flashback – Oggi, l’Eurostars Hotel è rimasto in stato di totale abbandono per un un lungo anno, fino a quando, il 6 dicembre del 2012 è stato occupato da 200 famiglie di migranti provenienti da tutto il mondo, insieme al collettivo BPM (Blocchi Precari Metropolitani), uno dei movimenti romani che si battono per il diritto all’abitare. Durante quella giornata, nella sola Roma, circa 3mila persone in stato di emergenza abitativa occuparono decine di edifici inutilizzati. Da quel giorno, l’ex Eurostars e Congress Hotel, ora conosciuto come il 4Stelle, ha ripreso vita grazia ai nuovi abitanti, attraverso un processo di auto-organizzazione interna, dai turni di pulizia ai picchetti di guaria e tramite la riattivazione condivisa degli spazi comuni e delle camere. Una nuova comunita’ meticcia e solidale, composta da persone che vivono in Italia da anni, provenienti principalmente dal Maghreb, dal Corno D’Africa, dal Sud America e dal Medio-Oriente scappando da regimi, guerre civili e condizioni di estrema poverta’. Un’occupazione per rivendicare con dignità il diritto alla casa ed a un futuro migliore.
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