“Un anno fa, 368 tra uomini, donne e bambini morivano annegati al largo della spiaggia dei Conigli di Lampedusa. Di quella giornata ricorderemo sempre la straziante fila di sacchi di plastica allineati in un hangar grigio, le lacrime dei soccorritori”.
Cecilia Strada, presidente di Emergency, commemora così sul profilo Facebook dell’ong la strage avvenuta l’anno scorso a Lampedusa. “E dolore, rabbia, polemiche, promesse. Poi, come troppo spesso accade quando si parla di migranti, è tornato il silenzio. Fino alla strage successiva, fino a quella dopo ancora”.
“E magari”, continua Cecilia Strada, “la prossima strage la chiameremo ancora ‘tragedia’: per non dover affrontare il problema, per non ammettere che ogni giorno è il 3 ottobre. Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, infatti, nel 2014 sono 3.072 le persone morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Ogni giorno che passa senza trovare una soluzione rischia di essere un nuovo 3 ottobre”.
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