Radio Free Sarawak

Radio Free Sarawak (Rfs) è una stazione indipendente dedicata ai popoli della foresta pluviale del Borneo. Alle porte delle imminenti elezioni, Rfs continua a restare una delle poche fonti alternative e l’unica piattaforma che dà voce agli abitanti della foresta, in lotta contro il disboscamento di Stato, l’accaparramento di terre e le violazioni dei diritti degli indigeni.

La Malesia è da tempo riconosciuta come un paese nel quale la libertà d’informazione è fortemente limitata. Figure legate al governo detengono il monopolio dei media mainstream. Proprio in questo contesto sono nate Radio Free Sarawak – per idea del giornalista investigativo sarawak Clare Rewcastle Brown – e Iban Radio DJ Peter – creata da John Jaban nel 2010. Radio Free Sarawak trasmette via onde corte prevalentemente in lingua Iban – per raggiungere il più grande gruppo indigeno, i sarawak – e in malese.

Il Sarawak resta uno degli stati più ricchi della Malesia in termini di risorse naturali (legname e petrolio), ma la sua gente è tra le più povere del Paese. Molte comunità rurali sono ancora senza accesso a un’adeguata assistenza sanitaria e all’istruzione – alcuni sono anche considerati apolidi e sono senza documenti, nonostante le loro terre siano state saccheggiate per un valore di miliardi e miliardi di dollari.

Il territorio è devastato dal disboscamento illegale, dal conflitto sull’olio di palma, dalla costruzione di una diga gigantesca, dall’estrazione delle risorse e dalla compravendita di voti. Eppure il popolo che l’abita difficilmente riesce a dire quello che realmente pensa o a far sentire voci che non portino avanti la linea del governo.

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Ma grazie a Radio Free Sarawak la gente comune dello stato malese del Sarawak ha la possibilità di far conoscere le proprie esigenze e anche di criticare i progetti fatti per loro e a loro insaputa.

“La consapevolezza politica è in aumento in Sarawak, e il popolo sta cominciando a parlare in favore della democrazia e di giuste elezioni. Le comunità rurali stanno lasciando andare la paura e l’impotenza che le avevano tenute in ostaggio per tanto tempo. I Sarawakiani hanno un enorme debito di gratitudine verso RFS”, ha dichiarato Nicholas Mujah, Presidente della Sarawak Dayak Iban Association.

Dal 2011, il governo malese ha condotto una campagna imponente per screditare l’emittente, arrivando ad arrestare alcuni attivisti che hanno cercato di distribuire i podcast, utilizzando i media tradizionali per accusare il team di RFS di “sedizione” e di “avvelenare le menti” e addirittura disturbando le frequenze su cui la radio trasmette. Tale interferenza con la libertà di espressione è stata condannata da organizzazioni internazionali come Human Rights Watch, Reporters senza frontiere e Article19.

Anche sui social media RFS è stata uno strumento importante per la condivisione di notizie dall’interno della giungla. Nel 2013 e 2014 hanno vinto premi dall’International Press Institute come “Pionieri dei media liberi” e dalla Queensland University per la loro “Comunicazione per il cambiamento sociale”. Dal 2012 in poi hanno introdotto un numero a cui chiamare per condividere delle notizie, ottenendo una strepitosa risposta dagli spettatori e diventando consapevoli del fatto che le comunità native stessero coraggiosamente prendendo posizione su questioni come la distruzione ambientale, il land grabbing, la violenza e la corruzione.

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Le elezioni sono vicine e ora più che mai Radio Free Sarawak ha bisogno dell’aiuto della comunità internazionale. Essendo l’unica voce alternativa ai media tradizionali nel Sarawak, rappresentano una piattaforma importante per le comunità che dipendono dalle foreste rurali in cui abitano. Senza di loro non si hanno notizie alternative.

Per sostenere la radio: https://www.indiegogo.com/projects/raising-funds-for-radio-free-sarawak#/


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