di Juan de Dios Ramírez Heredia, presidente dell’union romanì
Anche se pochi lo sanno, il Brasile ha avuto un presidente di origine rom: Juscelino Kubitschek de Oliveira, nato a Diamantina il 12 settembre 1902 e morto a causa di un incidente stradale a Resende il 22 agosto 1976.
Se Obama rimarrà nella storia, a prescindere dal successo del suo operato, in quanto primo presidente nero degli Stati Uniti, lo stesso dovrebbe essere di Juscelino Kubitschek, membro della minoranza zingara brasiliana, composta da 800.000 persone su un totale di oltre 205 milioni di abitanti.
Rientra nelle eccellenze di cui noi rom generalmente ci vantiamo. Come Charles Chaplin o Yul Brynner. O come i campioni di calcio Sbrahimoviv, Quaresma (che ha vinto gli ultimi Europei con il Portogallo), Güiza, “Perla” Reyes o Hristo Stoichkov. O come lo scienziato premio Nobel August Steenberg Krogh. Così, anche nel complesso mondo della politica abbiamo qualcuno da ricordare.
Una vita di sacrificio e povertà
Il papà del presidente morì quando lui aveva solo due anni e fu sua madre, Julia Kubitschek, una rom di origini ceche, a preoccuparsi della sua educazione. A otto anni Juscelino vendeva cibo nel vicinato per contribuire al sostentamento della madre e delle due sorelle Eufrosina, che morì da piccola, e María da Conceicao. Ma poiché la mamma si avvicinò ai Padri paolini, il ragazzo riuscì a portare avanti gli studi fino all’età di quindici anni.
Nel dicembre 1921 ottenne il diploma secondario e l’anno successivo si iscrisse all’Università Federale di Minas Gerais, dove si laureò in medicina nel 1927. Secondo i suoi biografi, nel 1921 per sopravvivere lavorava come operatore del telegrafo tutte le notti, senza mangiare e dormire, per poi mettersi a studiare durante il giorno. Aveva solo diciannove anni ed era pieno di debiti. Alla fine riuscì a concludere il suo percorso accademico vendendo i gioielli di famiglia e richiedendo prestiti a parenti e amici.
Si iscrisse al corpo medico dell’esercito di Minas Gerais e gli fu ben presto assegnato il Bisturi d’oro come riconoscimento del suo servizio durante i combattimenti. I suoi biografi raccontano come, in un ospedale da campo improvvisato nelle carrozze di un treno, abbia operato una ferita da proiettile nel cranio di un soldato, sopravvissuto senza ulteriori conseguenze.
Carriera politica
Juscelino aveva guadagnato una buona reputazione per la grande efficienza nella sua vita professionale. Non fu una sorpresa, quindi, quando il Partito Progressista lo candidò come parlamentare alle elezioni del 1934. Vinse, diventando il primo rappresentante parlamentare rom nella storia del Brasile.
Nel 1940 si candidò a sindaco di Belo Horizonte. Vinse anche qui, dimostrando negli anni di essere un buon sindaco. Durante il suo mandato, progettò la creazione del lago artificiale di Pampulha che avrebbe fornito l’acqua per la città, costruì il Museo di Belo Horizonte, l’Istituto di Belle Arti e l’Ospedale municipale. Sotto il nostro sindaco rom, molti progetti di opere pubbliche furono portati a compimento. Venne installata la linea telefonica così come un reticolo sotterraneo per la fornitura di energia elettrica. Costruì alloggi per i poveri, creò organizzazioni che fornivano assistenza ai lavoratori, istituì l’assistenza sanitaria gratuita. Durante il suo periodo da sindaco di Belo Horizonte, grazie ai sostanziali e rapidi cambiamenti da lui introdotti, fu soprannominato dalla gente della città Furacão Prefeito (Sindaco uragano).
Nel 1950 diventò governatore della regione di Minas Gerais, che copre una superficie leggermente più grande dell’intera Francia.
Juscelino Governatore
Da governatore avviò la costruzione di 3.087 km di strade e 251 ponti e aumentò incredibilmente la fornitura elettrica della regione.
Ma Juscelino Kubitschek non poteva dimenticare le condizioni difficili da cui veniva, la sua infanzia di fame e povertà, gli sforzi della madre vedova per fornirgli una formazione adeguata. Questo ebbe un impatto sulle sue politiche educative: quando prese il potere, la scuola primaria era frequentata da 680.000 alunni. Al termine del suo mandato, erano oltre 1.100.000. Costruì oltre 140 scuole, di cui due di medicina.
Juscelino Presidente del Brasile
Il suo mandato da presidente ebbe un inizio turbolento. Nelle elezioni del 3 ottobre1955 Juscelino Kubitschek venne eletto con il 36% dei voti, distanziando il capo militare Juarez Távora (Unione Nazionale Democratica) che ottenne il 30% delle preferenze. Tuttavia, come accade spesso nei paesi senza un sistema democratico consolidato, gli sconfitti non accettarono il risultato. Così il partito di opposizione e una fazione dell’esercito cospirò per far cadere il governo. Ma una buona parte dell’esercito si schierò in favore del nuovo presidente, impedendo così un colpo di Stato.
Juscelino aveva vinto le elezioni con lo slogan: “50 anni di progressi in 5 anni di governo”. Costruì centrali idroelettriche e strade, anche grazie a forti investimenti stranieri che garantirono un importante aumento delle opportunità di lavoro. Si registrarono aumenti di salari sostanziali, che fornirono un notevole impulso per la classe media brasiliana.
Ma verrà ricordato principalmente per la creazione di una nuova capitale per il Brasile. Il 21 aprile 1960 da Rio de Janeiro l’apparato amministrativo fu spostato in una città dell’entroterra. Una nuova città, Brasilia.
Juscelino Kubitschek ha anche contribuito alla diffusione della cultura brasiliana nel mondo, come per la “bossa nova”. E, sotto la guida dell’unico presidente rom della storia, il Brasile ha vinto anche la Coppa del Mondo di calcio del 1958.
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