Search Results for: Graziella Adwan

Giordania, l’inferno degli stupri nel campo profughi Za’atari

Za'atari è un campo profughi, il più grande della Giordania. Ospita circa 160mila anime, profughi siriani che fuggono dalla guerra. Aperto nel luglio 2012, venne costruito su una zona desertica di 5 chilometri quadrati, con una capienza massima di 6mila persone. I documenti stilati dalle ostetriche dimostrano che ogni giorno 13-15 bambini vengono alla luce nell'unica sala parto disponibile. "Il mondo non immagina la disperazione che regna in questo inferno", ha confidato una volontaria giordana, che preferisce, per motivi di sicurezza, mantenere l'anonimato. "È un vero girone infernale per dirla con il vostro poeta Alighieri. Non ci sono bagni sufficienti, manca acqua, gli scarichi delle acque nere perdono il contenuto che si spande in superficie. Tutto tace intorno a questo campo profughi, penso che la maggior parte della gente non ne conosca…
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La “frumka”, il velo integrale delle ultra-ortodosse che fa infuriare i rabbini

A Riyadh lo chiamano "niqab", a Kabul "burqa", a Gerusalemme "frumka". Tutti questi termini - con le relative distinzioni e particolarità - rimandano al "velo integrale", quello che dalla testa ai piedi copre la figura femminile. "Frumka"? Nata dalla fusione di "frum" (termine yiddish che significa "devota") e "burka", questa parola indica il velo integrale usato dalle ebree ultra-ortodosse, che da qualche anno sta allarmando i rabbini israeliani.  All'inizio del 2008 una leader religiosa, tale Bruria Keren, iniziò a diffondere l'idea secondo cui una il genere femminile debba sottostare ad una forma assoluta di modestia, partendo dal modo di vestire e continuando in ogni azione quotidiana. Bruria riuscì a conquistarsi un piccolo gruppo di adepte e cominciò a girare per strada completamente coperta: dieci spesse gonne, sette lunghi mantelli, cinque fazzoletti annodati al…
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Striscia di Gaza, i boia tornano a uccidere

Un'altra sentenza di morte è stata eseguita nella Striscia di Gaza. Mercoledì, alle 16:30, il prigioniero Hani Mohammed Abu Aliyan è stato impiccato per il reato di omicidio. Più volte Amnesty International ha chiesto al governo di Hamas l'abolizione della pena capitale. In particolare ha destato scalpore il caso di Abu Aliyan: non riuscendo l'accusa ad attribuirgli l'omicidio per un caso di rapina a mano armata, lui confessò - a seguito di torture eseguite dai secondini - lo stupro e l'omicidio di un bambino di 6 anni. L'esecuzione è avvenuta in perfetto stile medioevo: il patibolo è stato innalzato in una piazza cittadina di Khan Younis (residenza dell'imputato), alla presenza di famigliari e spettatori comuni. I famigliari hanno denunciato di essere stati avvisati solo il giorno prima dell'esecuzione. Il governo di Hamas ha…
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Shoah, riconosciuto il primo arabo “Giusto tra le Nazioni” allo Yad Vashem di Gerusalemme

Assegnato ufficialmente il riconoscimento al medico egiziano Mohammed Helmy, che a Berlino salvò quattro persone dalla persecuzione nazista. Per la prima volta lo Yad Vashem - il memoriale della Shoah a Gerusalemme - riconosce un arabo come Giusto tra le Nazioni. Il museo Yad Vashem o museo dell'Olocausto, fondato nel 1953, è il memoriale ufficiale di Israele di tutte le vittime ebree dell'Olocausto. Il nome viene dalla Bibbia, che in Isaia 56:5 recita: "Concederò nella mia casa e dentro le mie mura un memoriale e un nome... darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato". La storica decisione è stata ufficializzata ieri con l'assegnazione dell'onorificenza della gratitudine a quanti misero a rischio la propria vita per salvare quella degli ebrei. Nato a Khartoum nel 1901, Helmy andò in Germania per studiare medicina e…
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Monaco 1972, a 41 anni dal massacro degli atleti israeliani

Il 5 settembre di 41 anni fa, alle 4 del mattino, un commando terroristico palestinese (chiamato " Settembre Nero") fece irruzione nelle camerate degli atleti israeliani partecipanti alle Olimpiadi estive di Monaco; l'intenzione era quella di sequestrarli per ottenere la liberazione di detenuti palestinesi dalle carceri israeliane. "Settembre Nero" era un gruppo terroristico laico-socialista, fondato nel 1970 da fedayn palestinesi. Il nome fu scelto a seguito degli avvenimenti del 16 settembre 1970, quando re Hussein di Giordania diede luogo ad una violenta repressione contro gruppi armati palestinesi ritenuti responsabili di destabilizzare lo Stato. Yossef Gutfreund, uno degli atleti della squadra dei pesi, si svegliò in seguito ad un rumore e vide spuntare dalla porta semi aperta una canna di fucile. Con il suo corpo, 132 kg , tentò di fare…
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