Ilaria Cagnacci

Appassionata di Balcani, sono attivista per i diritti umani con Amnesty International e seguo i movimenti dal basso. Dopo essermi laureata in Relazioni Internazionali e Cooperazione allo Sviluppo a Perugia, mi sono specializzata in Democrazia e Diritti Umani nel Sud Est Europa a Sarajevo. Credo fermamente nella possibilità e nella necessità di immaginare e realizzare un sistema diverso da quello attuale che ha generato una ricchezza enorme per pochi a discapito dei molti e a danno del pianeta. Su questa linea, mi sono interessata alle lotte per il bene comune, o commons, per il potere trasformativo che queste lotte possono avere, non solo nel rimodellare la nostra relazione con la natura, ma anche all'interno delle comunità stesse innescando nuove forme alternative di cooperazione e solidarietà. Attualmente mi occupo principalmente di tematiche legate all’ambiente, ed in particolare ai conflitti ambientali nei Balcani, perché un ambiente salubre è parte integrante e fondamentale per il pieno godimento dei diritti umani. Sono convinta che tutti gli esseri viventi sulla terra debbano avere gli stessi diritti e le stesse possibilità per difenderli, per questo motivo mi definisco anche un'attivista per i diritti della natura.
11 Posts
In Friuli vogliono costruire un’autostrada sull’ultimo fiume selvaggio d’Europa

In Friuli vogliono costruire un’autostrada sull’ultimo fiume selvaggio d’Europa

Da anni i cittadini si battono per la conservazione di uno degli ultimi fiumi liberi d'Europa, il Tagliamento. Si tratta di un prezioso ecosistema fluviale che attira l’attenzione del mondo accademico internazionale per la sua unicità nel panorama europeo. L'amministrazione regionale vorrebbe investire risorse del Recovery fund per costruire il raccordo autostradale Cimpello-Sequals-Gemona, che secondo le associazioni e i comitati ne minaccerebbe gravemente l’ecosistema. Stefania Garlatti-Costa del Comitato ‘Assieme resistiamo contro l’Autostrada’ ci ha spiegato perché. In Friuli-Venezia Giulia scorre uno degli ultimi fiumi selvaggi e liberi d’Europa, il Tagliamento. Dal Passo della Mauria, a 1.195 m di altitudine, fino…
Read More
Canarie, un arcipelago-prigione lungo la rotta più pericolosa d’Europa

Canarie, un arcipelago-prigione lungo la rotta più pericolosa d’Europa

Negli ultimi due anni le isole spagnole sono diventate una delle principali porte d'accesso per gli africani diretti in Europa, anche a causa della pandemia. Intanto, secondo le associazioni, nelle isole i migranti sono detenuti in condizioni disastrose e privati dei diritti di base Articolo di Ilaria Cagnacci. Immagine in copertina tratta dal rapporto CEAR Quando si parla di migrazioni verso l’Europa spesso si tende a ridurre il fenomeno alle rotte balcanica e mediterranea. Tuttavia, esiste una terza rotta battuta da migliaia di persone in fuga da conflitti, violenze e difficoltà economiche. Si tratta della la rotta atlantica, crocevia tra…
Read More
Perché l’ecocidio dev’essere considerato un crimine internazionale

Perché l’ecocidio dev’essere considerato un crimine internazionale

Un movimento crescente a livello globale chiede che la distruzione dell'ambiente venga trattata come il genocidio e i crimini contro l'umanità, e che governi e multinazionali rispondano della propria negligenza nei confronti degli ecosistemi nei quali viviamo. Di Ilaria Cagnacci Se negli ultimi decenni in materia di diritto penale internazionale abbiamo assistito a dei passi da gigante, lo stesso non si può dire per quanto riguarda le leggi di protezione ambientale. Nel mondo sono sempre di più coloro che sostengono che uno dei modi più efficaci per prevenire la distruzione ambientale sia il riconoscimento dell’ecocidio come quinto crimine internazionale oltre…
Read More
Scappare dal clima: le migrazioni che non fanno rumore

Scappare dal clima: le migrazioni che non fanno rumore

Se ne parlava poco prima, con il Covid ancora meno. Eppure tra meno di trent'anni una persona su 45 sarà un migrante ambientale. Nonostante la gigantesca portata del fenomeno, a oggi non esiste alcun tipo di accordo internazionale che fornisca protezione a queste persone. E intanto l’1% più ricco degli abitanti del pianeta inquina il doppio del 50% più povero. Articolo di Ilaria Cagnacci. In copertina: bambini camminano sull'atollo che affonda delle isole Cartaret, Papua Nuova Guinea. Foto: IOM / Muse Mohammed Si stima che entro il 2050 una persona su 45 sarà un migrante ambientale. Il Centre for research…
Read More
L’Italia ha perso la grande occasione di dire addio alle armi nucleari USA sul proprio territorio

L’Italia ha perso la grande occasione di dire addio alle armi nucleari USA sul proprio territorio

In Italia ci sono almeno 40 testate nucleari. Non sorprende quindi che non abbia firmato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, appena entrato in vigore. Eppure l'opinione pubblica è contraria e altri Paesi, come il Canada, ci dicono che si può far parte della NATO pur essendo contrari al nucleare. Articolo di Ilaria Cagnacci. Lo scorso 22 gennaio è entrato in vigore il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), il primo trattato applicabile a livello globale che proibisce categoricamente l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, il trasferimento, la ricezione, la minaccia…
Read More
No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.