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La lotta dei capotribù per salvare “l’albero della vita”

La lotta dei capotribù per salvare “l’albero della vita”

Testo e foto di Jemy Haryanto “Bisogna preservare i nobili valori della foresta tramandatoci dai nostri antenati. La foresta deve essere protetta, se necessario con il sangue" - Nadu, capotribù Dayak Molti popoli dell'Indonesia vivono da secoli in un rapporto di simbiosi con l'albero tengkawang, che trova nel clima tropicale caldo-umido del Borneo e dell’Isola di Sumatra un perfetto ambiente di proliferazione. Dall'uso alimentare e terapeutico alla costruzione di edifici, la pianta è presente in molteplici aspetti della vita quotidiana degli abitanti dei villaggi, che utilizzano ogni suo elemento. Ma in pochi anni la deforestazione, il land grabbing e l’espansione delle piantagioni di palme da olio hanno diminuito drasticamente…
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Sulle orme di Berta Cáceres

Sulle orme di Berta Cáceres

di Alessandra Riccio* “Il patriarcato, l’estrattivismo, il capitalismo uccidono”. Con queste poche parole Berta Cáceres denunciava le tre piaghe che affliggono la sua e nostra umanità. Le aveva pronunciate a San Francisco, nel 2015, quando era salita sul palco di una sala scintillante per ricevere il Premio Goldman per l’ambientalismo. Era davvero bella nell’eleganza di un abito semplice, coronata dalla sua chioma ribelle, quei folti capelli neri che sono il vanto di tante donne centroamericane e che ne tradiscono l’origine indigena. Lei apparteneva all’etnia lenca ed era figlia di una “partera”, nipote di “partera”. Veniva dunque da una tradizione familiare in…
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Libia, i primi giorni di Serraj

Libia, i primi giorni di Serraj

di Alessandro Pagano Dritto - twitter: @paganodritto Nonostante non fosse probabilmente azzardato aspettarsi duri e prolungati scontri, il Consiglio Presidenziale appoggiato dalle Nazioni Unite si installa a Tripoli senza eccessive tensioni. Ma il Serraj di questi primi giorni, che come Primo Ministro del futuro Governo di Accordo Nazionale potrebbe chiedere alla comunità internazionale l'assistenza contro lo Stato Islamico, si concentra innanzi tutto sulla questione economica, finanziaria e petrolifera. Nel pomeriggio del 30 marzo 2016 arrivava a Tripoli, con il suo Consiglio Presidenziale quasi al completo meno i due boicottatori, il presidente Fayez Serraj, che le Nazioni Unite vorrebbero come futuro Primo…
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Quando vincono i cattivi

Quando vincono i cattivi

Qualche giorno fa ho letto della condanna a Radovan Karadzic, presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina dal 1992 al 1996 e colpevole del genocidio di Srebrenica. Letta la sentenza, per qualche giorno ho creduto nella giustizia internazionale... e invece no, mi devo ricredere. Mentre scrivo i giudici del Tribunale penale internazionale per l'ex Yugoslavia (TPI) hanno assolto l'ultranazionalista serbo Vojislav Seselj dalle accuse di crimini contro l'umanità e crimini di guerra che pendevano a suo carico. Basterebbe leggere i capi d'accusa per capire di che personaggio stiamo parlando. Classe '54, leader del Partito Radicale Serbo (SRS), Vojislav è stato Vice…
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La musica palestinese come resistenza culturale

La musica palestinese come resistenza culturale

di Khalid W. Shomali* Prima di parlare della resistenza culturale “musicale” in Palestina e il suo ruolo importante nella società palestinese, è necessario chiarire la definizione di “resistenza culturale”. Una delle definizioni più esplicative per la resistenza culturale è stata elaborata da Stephen Duncombe: “La resistenza culturale è la pratica di usare [..] la cultura per contestare e combattere il potere dominante, spesso costruendo una visione diversa del mondo da quella ufficiale” (Duncombe, 2002, p. 5). Nel caso palestinese ad esempio, il potere dominante è un potere esterno (lo Stato di Israele) che assume la forma di un’occupazione militare violenta…
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