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La Norvegia deporta un richiedente asilo disabile verso l’Afghanistan

La Norvegia deporta un richiedente asilo disabile verso l’Afghanistan

Il 25 ottobre 2014 il governo norvegese ha deportato Gholam Nabi, un richiedente asilo disabile proveniente dalla provincia di Ghazni nel sud dell’Afghanistan. In questa provincia secondo la Commissione Indipendente per i Diritti Umani dell'Afghanistan nel novembre del 1998 sono state massacrate decine di persone da parte dei talebani solo perché appartenevano all’etnia hazara. Quattro di queste persone uccise erano parenti di Gholam Nabi. Nabi è stato deportato su una sedia a rotelle dall’aeroporto di Gardermoen, ad Oslo. Nabi è arrivato in Norvegia nel febbraio del 2008 all’età di 17 anni. Il suo unico desiderio era quello di avere una vita normale, lontana…
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Notizie dirette dal campo:

Notizie dirette dal campo:

Più di 2.500 persone sono arrivate nelle ultime due settimane nel campo di Gawilan nel Kurdistan iracheno, per mettersi in salvo dai combattimenti che stanno devastando la città di Kobane, città siriana al confine con la Turchia emblema della resistenza contro l'ISIS . Lo staff INTERSOS, organizzazione umanitaria non governativa che interviene nelle situazioni di emergenza, sta lavorando nel campo profughi per assistere le migliaia di rifugiati distribuendo aiuti alimentari. La sede italiana di Intersos è continuamente in contatto con il suo staff internazionale e ieri mattina ha ricevuto le terribili notizie direttamente da Mauro Celladin, operatore umanitario impegnato nell'intervento di assistenza…
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Libia, primi passi di riconciliazione

Libia, primi passi di riconciliazione

di Alessandro Pagano Dritto (Twitter: @paganodritto)   Ghadames, 29 settembre 2014: inizia il Dialogo Nazionale mediato dalle Nazioni Unite. Intervistato dalla Reuters, il Presidente della United Nations Supporting Mission in Libya (Missione di Supporto delle Nazioni Unite in Libia, UNSMIL) Bernardino Leon, ha detto che la prossima tappa del Dialogo Nazionale libico sarà parlare alle milizie, ottenere che queste escano dal perimetro delle città del paese e che instaurino un duraturo cessate il fuoco. La prima tappa di questo Dialogo Nazionale è avvenuta il 29 settembre 2014 in una cittadina della Libia sud occidentale, Ghadames: vi hanno partecipato i membri…
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Trapped between Ekremah and Al-Wa’ar

Trapped between Ekremah and Al-Wa’ar

Tarek was a good husband to his wife, a good friend to all who knew him, and a good Syrian – so much good so that he gave his life for the sake of Syrian dignity and freedom. Four days ago, after Tarek had been imprisoned for some time, an agent from one of the regime secret service’s branches gave Tarek’s family his ID card. This is a message that only Syrians understand – it means that another martyr has passed away under torture. Many non-Syrians know that in Syria countless peaceful activists have given up their lives as an…
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La guerra a due passi da casa

La guerra a due passi da casa

Dopo 10 minuti buoni di camminata ci troviamo di fronte ad una fabbrica abbandonata caratterizzata da un monotono colore grigio-nero, cavi metallici e gru ormai dismesse e inutilizzate. Nello spazio interno, tra prefabbricati, container e magazzini ci vivono 200 persone, 60 bambini in tutto di cui 4 disabili. Sono famiglie scappate da Slovyansk e Kramatorsk. Vivono in due ampie tende coi colori della bandiera: un blu intenso diviso a metà da una striscia orizzontale gialla. Dormono in un largo magazzino adibito a dormitorio. La parte sinistra per le famiglie, la destra per single, ragazzi/e o persone scappate sole dal conflitto.…
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