Diritti

Zaman, dalla guerra in Libia alla morsa di ‘ndrangheta e speculazione

Zaman, dalla guerra in Libia alla morsa di ‘ndrangheta e speculazione

di Marco Marano Si chiama Zaman Abdullah, ha 29 anni ed è nato a Lahore, in Pakistan. La sua è una storia del nostro tempo, che riguarda i processi migratori legati alle fughe da guerre e vessazioni. Ha vissuto la prima grande ondata di esodi nel Mediterraneo, dopo le primavere arabe, quella che in Italia fu denominata Emergenza Nord Africa (ENA) e che riguardava le persone fuggite dalla Libia in seguito alla caduta di Gheddafi. Abbiamo incontrato Zaman a Reggio Emilia, presso l'ex Magazzino Formaggi, un edificio in disuso di proprietà dell'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, occupato due anni or sono…
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I migranti abbandonati in Bulgaria

I migranti abbandonati in Bulgaria

Quando di recente la Serbia ha iniziato a deportare i rifugiati verso la Bulgaria, alcuni di loro si sono ritrovati nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di Ovcha Kupel, a Sofia. Jamal Anjuman (tutti i nomi dei migranti sono stati cambiati, ndr), che qualche tempo fa era riuscito a superare il confine per poi essere catturato dalla polizia serba e riconsegnato ai colleghi bulgari, ci ha raccontato di essere stato "arrestato, ammanettato e riconsegnato ai bulgari senza avere spiegazioni. Ora siamo qui senza sapere cosa fare". Il centro di ricezione si trova in un quartiere industriale, dove non è…
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(Mala) accoglienza all’italiana

(Mala) accoglienza all’italiana

di Giacomo Pellini Un sistema di accoglienza, quello italiano, che “non funziona, è fonte di business e non è pensato per produrre inclusione sociale”. Insomma, un sistema che andrebbe ripensato “in maniera strutturale”. Questo è quanto emerge dall’ultimo rapporto della campagna LasciateCIEntrare, nata nel 2011 con il fine di monitorare la situazione dei Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie) e fare pressione politica per chiederne la chiusura. Tra gennaio e dicembre 2015 alcuni tra attivisti, avvocati, giornalisti e parlamentari hanno visitato 50 Cas, 7 Cara, 7 Cie, 2 Cpsa, 6 centri informali, 4 SPRAR in varie regioni, intervistando i migranti per…
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Un eco-ghetto per soli Rom

Un eco-ghetto per soli Rom

Ancora una volta, una misura emergenziale, costosa e senza un piano di integrazione. Questa l'analisi dell'Associazione 21 luglio sulla costruzione di un mega campo rom a Giuliano dove trasferire 250 persone che vivono attualmente a Masseria di Pozzo. Un accordo frutto di un’intesa tra il Comune di Giugliano, la Regione Campania e il Ministero dell’Interno, che "avrebbe come conseguenza inevitabile quella di reiterare la segregazione spaziale su base etnica e le violazioni dei diritti umani di persone che già sono state oggetto di una politica discriminatoria che li ha confinati in un’area insalubre, adiacente a una discarica ad alto tasso di inquinamento ambientale per…
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Biafra, una mattanza infinita

Biafra, una mattanza infinita

Se dici Biafra pensi alle patetiche pubblicità umanitarie degli anni '70, dove bimbi con ventre gonfio fungevano da inconsapevoli ricettori di commosse donazioni mal gestite dalla cooperazione internazionale. I tre anni di guerra tra il governo nigeriano e l'autoproclamata Repubblica del Biafra, dal 1967 al 1970, avevano portato a tre milioni di morti e, nei decenni a venire, a repressioni e discriminazioni verso i cittadini di etnia Igbo. Conseguenza di ciò fu un esodo di massa dalla Nigeria del Delta e del sud-est verso Lagos e soprattutto verso Occidente. Una folta diaspora stabilitasi in Canada, Stati Uniti ed Europa. Una diaspora sempre più organizzata, che…
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