Europa

L’epopea degli italiani nei call center portoghesi

L’epopea degli italiani nei call center portoghesi

Daniele Coltrinari - Sosteniamo Pereira Non si conosce il numero esatto, tuttavia dovrebbero essere circa 500 italiani e la cifra potrebbe in futuro aumentare. Raccontarvi la storia dei nostri connazionali che lavorano a Lisbona presso alcune multinazionali non è semplice, tutte le persone che ho conosciuto e intervistato a parte due, che però non svolgono più quel tipo di lavoro, vogliono rimanere anonime e mi hanno chiesto di non citare l'azienda dove sono stati assunte, hanno paura di avere ritorsioni sul posto di lavoro o addirittura di perderlo. Roberto, nome di fantasia, è arrivato nella capitale portoghese circa due anni…
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“Il nostro Tsipras, un realista della sharing generation”

“Il nostro Tsipras, un realista della sharing generation”

"Tsipras? Il vero problema sarà il suo partito". Possibilista sul leader, incerto sulla tenuta e la qualità degli altri membri di Syriza. Così Leonardos Christodoulou, giovane regista televisivo e cinematografico e ambasciatore di pace per il Consiglio d'Europa. E ancora, perplessità sulla considerazione che nutrirà da parte dell'Ue, che non ha saputo capire la "sharing generation", di cui Tsipras fa parte, e che nel Continente in crisi "non ha dignità". Un uomo politico "realista", insomma, costretto a negoziare anche in maniera impopolare, in patria e in Europa. E intanto le sfide sono tante: le industrie chiudono, le banche non hanno…
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Rivedere il trattato di Schengen? Ecco come funziona la libera circolazione europea

Rivedere il trattato di Schengen? Ecco come funziona la libera circolazione europea

A seguito degli attacchi terroristici che hanno scosso la Francia e l’Occidente intero, diversi cori si sono levati contro il trattato di Schengen. Il primo a mettere in discussione la convenzione garante della libera circolazione dei cittadini che risiedono nei paesi aderenti è stato il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve, cui hanno subito fatto eco la Spagna e movimenti di estrema destra come Lega Nord e Front National. "Bisogna valutare possibili modifiche al sistema Schengen - ha dichiarato il ministro francese - per lottare contro il terrorismo". Pronta la risposta di Renzi e Merkel che hanno escluso modifiche. Anche…
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Perché non siamo in guerra

Perché non siamo in guerra

di Stefano Rota L'estremista guerrafondaio Giuliano Ferrara ha urlato qualche sera fa dai microfoni di Santoro che "siamo in una guerra santa e chi non lo capisce è un coglione". Ecco, io appartengo a quei coglioni che non si sentono in guerra, né santa, né civile, né nazionale, né internazionale, pur condannando senza alcuna riserva e inorridendo di fronte alle azioni dei giorni scorsi, a Parigi, come a Kobane. Le ragioni sono diverse, ma, a mio modo di vedere, intrecciate tra loro. Provo ad analizzarle con un minimo di ordine. In primo luogo, esistono due scenari: uno tutto europeo e…
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L’Europa non ha bisogno di vignette ma di misure

L’Europa non ha bisogno di vignette ma di misure

di Simone Guidi In queste ore le bacheche virtuali di mezzo mondo sono invase dalla lotta tra le matite e i fucili, dalle vignette e dall’indignazione. Una retorica spesso semplificatoria, che infiamma la rete e i media, ma che purtroppo non ci viene in soccorso per comprendere quanto avvenuto, a contenere il trauma di un assalto in piena regola, progettato e attuato nel santuario della democrazia europea e dei suoi diritti, e soprattutto ordito secondo una trama che sembra progettata con accuratezza, e probabilmente non in completa autonomia. Emerge, già nelle medesime ore in cui il terrorismo tiene letteralmente sotto scacco Parigi,…
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