Una settimana fa avevamo sostenuto la campagna #loveisnotacrime per chiedere la liberazione di Zakia e Mohammad, due giovani innamorati che - secondo le rigide regole di parte della società afghana - non avevano diritto a condividere il proprio sentimento. Il loro amore era ormai diventato un crimine perché i genitori di lei, una ragazza tajika sunnita, non volevano un hazara sciita come genero. Mohammad, accusato di rapimento, rischiava la pena di morte; Zakia invece, accusata di bigamia per essere sposata sia con il nipote del padre che con Mohammad, rischiava di dover trascorrere molti anni in prigione, nonché di essere uccisa dai suoi stessi parenti. La storia si è conclusa con un lieto fine. Ieri infatti i due giovani innamorati sono stati liberati e hanno potuto riabbracciarsi. "Il governo afghano ha…
Nella meravigliosa valle di Bamiyan fino a poco tempo fa viveva Zakia, una giovane ragazza di appena 18 anni. Di oringine tajika sunnita, fin da piccola Zakia era innamorata di Mohammad Ali, un giovane di 21 anni anche lui residente a Bamiyan e con lui condivideva i suoi sogni e spesso le sue giornate quando ancora bambini erano liberi di volersi bene. Crescendo però, come spesso purtroppo accade, il loro amore era divenuto una minaccia all’ordine sociale e patriarcale della loro comunità, un amore intollerabile agli occhi del padre di Zakia che aveva già deciso per lei il suo futuro. Ancora più intollerabile agli occhi del padre padrone era il fatto che Mohammad Ali appartenesse all’etnia hazara di una diversa setta religiosa, quella sciita. In Afghanistan le diverse etnie sono…
Il condannato aveva il cappio al collo quando la madre del ragazzo ucciso si è avvicinata, gli ha dato uno schiaffo e lo ha perdonato. Salvandogli la vita. Sette anni fa Balal Abdullah (ora 20enne) aveva accoltellato Abdollah Hosseinzadeh (di 18 anni) in una rissa a Royan, un villaggio nella provincia di Mazandaran, in Iran. Secondo la qisas, la "retribuzione" prevista dalla shari'a, i famigliari della vittima avrebbero dovuto partecipare all'esecuzione di Balal spingendo la sedia che sosteneva il ragazzo. Il condannato stava contando gli ultimi attimi della sua breve vita quando la madre della vittima si è avvicinata, gli ha dato uno schiaffo e ha deciso di perdonarlo. Il padre - come riportato da Saeed Kamali Dehghan sul Guardian - ha poi rimosso il cappio dal collo di Balal, salvandogli la…
Decine di attivisti con i volti coperti da maschere rainbow hanno manifestato ieri davanti alla sede dell'Alta commissione dell'Uganda contro il ddl omofobo. Lo scorso 20 dicembre 2013 il Parlamento dell’Uganda ha approvato in modo illegale (senza il quorum necessario e senza preventiva iscrizione nell’ordine del giorno dei lavori parlamentari) un decreto che criminalizza ulteriormente l’omosessualità nel Paese, prevedendo persino la pena di morte. Il Presidente Museweni, al potere da 26 anni, qualche settimana fa ha dichiarato che non firmerà tale decreto. Ma la comunità LGBT sottolinea che l’iter legislativo può procedere anche senza firma del Presidente. Per questa ragione è stata indetta una giornata di mobilitazione per il 10 febbraio, chiamando all’appello la comunità internazionale. Nel decreto in questione, tra i tanti articoli che discriminano pesantemente gay e lesbiche prevedendo…
Cosa fa di una grande potenza un Paese civile? Che differenza c'è tra un Paese democratico e uno stato che vive secondo le regole del “più forte”? Sono queste le domande che dovrebbero scuotere, oggi, gli Stati Uniti d'America. Questa notte, in Texas, è prevista l'esecuzione di Edgar Arias Tamayo, un cittadino del Messico condannato a morte per l'omicidio di un poliziotto nel 1994. Agli occhi della giustizia texana questo è l'unico fatto che conta. Non conta che nel 2004 la Corte di giustizia internazionale abbia formalmente ordinato agli Usa di riesaminare 51 casi riguardanti cittadini messicani – Tamayo incluso. Non conta che i condannati a morte non fossero stati informati, al momento dell'arresto, che avevano diritto all'assistenza consolare. Non conta che, nel 2013, il segretario degli Stati Uniti John…