Search Results for: Pena di morte

Storia di una panchina

Colore: rosso fuoco. Materiale: legno laccato. Interamente realizzata a mano. Modello artigianale e unico. Non privo di eleganza nella sua sobrietà. Vi ci potete accomodare - e gratuitamente! - se passate per via Carducci, nel cuore di Mestre. Ma non è questa la panchina di cui vogliamo raccontare la storia, ma di quella che c’era prima. Prima che il Brugnaro Luigi - lui si firma sempre col cognome davanti al nome che gli pare più corretto - sindaco di Venezia, la sradicasse a colpi di ruspa assieme a tutto il malcapitato plateatico che ci sorgeva attorno. E non senza aver prima chiamato a rapporto la stampa locale per mostrare come, con la ben quotata politica della ruspa, si possa risolvere il famoso “degrado” che umilia la città. La panchina, quella…
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Oltre 500 scrittori per la vita di Ashraf Fayadh

Una lettera firmata da più di 500 scrittori e poeti da tutto il mondo chiede all'Arabia Saudita di non uccidere Ashraf Fayadh, poeta palestinese già da alcuni anni nel mirino delle attenzioni saudite per le sue opere, considerate blasfeme. Tra le firme a supporto di Ashraf anche il poeta curdo-siriano Golan Haji, il saggista britannico Simon Schama e il poeta serbo-statunitense Charles Simić. Noi, poeti e scrittori da tutto il mondo, siamo inorriditi dalla sentenza emessa contro il poeta palestinese Ashraf Fayadh, condannato a morte per apostasia dall'Arabia Saudita. Non è un crimine avere un'idea, per quanto impopolare, né è un crimine esprimere pacificamente la propria opinione. Ogni individuo ha la libertà di credere o non credere. La libertà di coscienza è un diritto umano essenziale. La pena di morte contro Fayadh è l'ultimo esempio della mancanza…
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Gli strumenti di tortura made in Europe

Ci sono ancora aziende con sede nell'Unione europea che commerciano in alcuni fra gli strumenti e le tecnologie più sinistri al mondo, utilizzabili per torturare e giustiziare le persone. L'ultimo rapporto di Amnesty International e Omega Research Foundation ne analizza la vergognosa portata. Tali attività continuano a causa di lacune nella normativa europea vecchia di un decennio volta a limitare il commercio di questi beni. "L'Europa ha fatto molta strada verso la fine del ripugnante commercio in alcuni fra gli strumenti e le tecnologie più sinistri al mondo che possono essere utilizzati per torturare e giustiziare le persone", ha dichiarato Marek Marczynski, direttore del programma militare, di sicurezza e polizia di Amnesty International. "Ma come mostra questo nuovo rapporto, permangono notevoli scappatoie. Ciò significa che le aziende possono ancora trarre profitto dalla…
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Essere gay in un campo profughi

Sono 37 le nazioni africane che criminalizzano le relazioni omosessuali. Di queste, ben quattro consentono ancora la pena di morte nei confronti delle persone LGBTI. Attualmente solo una nazione africana garantisce la parità di diritti, il Sud Africa, dove però troppo spesso le leggi non vengono applicate. NIGERIA - Negli ultimi mesi la Nigeria, il Gambia e l'Uganda hanno inasprito le loro pene nei confronti delle persone LGBTI. La prima ha introdotto una legislazione anti-gay, il "Same-Sex-Marriage Prohibition Act",  allo scopo di impedire i matrimoni fra persone dello stesso sesso, una pratica quasi sconosciuta nel Paese, dove l'omosessualità è illegale. Il divieto del matrimonio fra persone dello stesso sesso (o divieto di unione, Act 2013) prevede le seguenti sanzioni: fino a 14 anni di carcere per chiunque entri in un contratto matrimoniale o in un…
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L’omicidio di Terni ai raggi x: Studio Aperto sbraita, Salvini ringrazia

di Arber Agalliu Qualcuno conosce il nome dell'assassino di David, il ragazzo ternano ucciso qualche giorno fa nel centro di Terni? No, nessuno lo sa. Nessuno conosce il nome perché l'assassino è stato identificato come marocchino, clandestino espulso dall'Italia nel 2007. Sono bastate queste dichiarazioni rilasciate da giornali e telegiornali per scatenare l'ira dei cittadini, i quali giustamente chiedono sicurezza. La stessa sicurezza che chiedeva Carmela, la donna uccisa lo stesso giorno con ferocia dal suo ex marito Marco Quarta a Trento. Marco, come l'omicida "marocchino", non doveva trovarsi in quel posto, il tribunale gli aveva imposto di non avvicinarsi alla ex moglie. Hanno agito entrambi nella stessa maniera, spietati e con una crudeltà inaudita. David è morto davanti agli occhi increduli degli amici, Carmela davanti agli occhi dei suoi figli piccoli. Dopo aver seguito…
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