Search Results for: Pena di morte

Libia, i conti col passato di Gheddafi jr e le responsabilità di Hillary Clinton

di Alessandro Pagano Dritto I conti col passato. Un'altra tappa del processo al figlio di Muammar Gheddafi Seif al Islam e al suo capo dell’intelligence Abdullah Senussi. Sulla loro sorte si gioca l’immagine internazionale della Libia e, nel primo caso, anche il rapporto delle forze interne. [Leggi] Economia. Il workshop FDILibyadi Londra sembra sancire un importante legame economico con l’Inghilterra di David Cameron, cui il Primo ministro libico Ali Zeidan ha fatto visita. Non solo Inghilterra, comunque, tra i partner economici libici, anche Francia e Italia. La statunitense Exxon Mobil Corporation minaccia il ritiro se il blocco dei terminali petroliferi dovesse continuare. [Leggi] Fatti di Bengasi del settembre 2012. Proprio mentre un furto d’armi crea frizioni tra l’esercito statunitense e quello libico, una nuova inchiesta repubblicana sull’assalto all’ambasciata di Bengasi sottolinea le presunte…
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Converte donna saudita al cristianesimo, carcere e 300 frustate

Il tribunale di Al-Khobar, in Arabia Saudita, ha condannato un libanese e un saudita al carcere e alla fustigazione per aver portato una ragazza ad abbracciare il cristianesimo e averla aiutata a fuggire dal Paese. Il primo, secondo il tribunale avrebbe organizzato l’operazione ed è stato condannato a sei mesi di carcere e a 300 frustate.  Il complice saudita invece due anni e 200 frustate. Entrambi erano colleghi della ragazza in una compagnia di assicurazioni. Come riporta AsiaNews, il caso è iniziato lo scorso luglio ed è stato molto seguito in Arabia Saudita. Nel Paese infatti il reato di apostasia può essere punito con la pena di morte. La donna è ora rifugiata in Svezia e l’ambasciata saudita sta cercando di convincere le autorità svedesi a farla tornare indietro. Ma…
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Sulla Via della seta, tra gli ospitali e genuini Uiguri – Fotogallery

  testo e foto di Maurizio Moretti Lo Xinjiang è regione autonoma nella zona nord occidentale della Cina. Una superficie di 1.650.00 km2, che confina con Pakistan, Tibet, Kazakistan, Kirghizistan, Afghanistan, e la parte del Kashmir controllata dall'India. Urumqi è la capitale, con circa 3 milioni di abitanti. Qui gli han cinesi sono il gruppo etnico predominante. Poi, sulla Via della Seta, progressivamente scompaiono. In realtà la regione degli uiguri è autonoma solo sulla carta. Storicamente il termine uiguri (che significa "alleati" e "uniti") venne applicato a un gruppo di tribù indoeuropee che viveva nell'odierna Mongolia. Per inciso, l'"Orda Azzurra" di Gengis Khan fu alfabetizzata da questo gruppo tribale che si formò in Federazione fra il 460 e il 565. Poi sottomessi dal khanato dei turchi Gok. L'attività indipendestista uigura ebbe origine nella…
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Predicatore saudita stupra e uccide la figlia di 5 anni, pagherà solo una multa

Fayhan Ghamdi è un famoso predicatore saudita, volto televisivo molto noto in Arabia Saudita. Ha stuprato e picchiato, sino a provocarne la morte, sua figlia, una bimba di cinque anni, servendosi di bastoni e fruste. Pagherà, per il suo delitto, una penale di 50mila dollari, a titolo di risarcimento alla famiglia della piccola vittima. A salvarlo dalla pena di morte, punizione prevista per i delitti di cui si è macchiato, una norma prevista dalla legge saudita: la “blood money”, una sanzione pecuniaria che può essere applicata in sostituzione della pena capitale. Il “prezzo del sangue” ha scatenato la rabbia all’interno del mondo arabo, ancor più “indignato” dal momento che la somma versata è pari alla metà di quanto previsto dalla normativa, essendo la vittima, in questo caso, una donna. Il…
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Diritti umani, Amnesty ai candidati: “Ricordati che devi rispondere”

Al via l'originale iniziativa di Amnesty International che a un mese dalle elezioni nazionali del 24 e 25 febbraio ha lanciato “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani”, un progetto che sottoporrà ai leader delle coalizioni in lizza (Berlusconi, Bersani, Giannino, Grillo, Ingroia, Monti e Pannella) e a tutti i candidati delle circoscrizioni elettorali, un’agenda in 10 punti per i diritti umani. “Il benessere di un paese si misura anche dal rispetto dei diritti umani. Oggi, alla luce dei fatti, in Italia questo rispetto non è assicurato” – ha dichiarato Christine Weise, presidente di Amnesty International Italia. “Essere donne, partecipare a una manifestazione, essere migranti, rom, gay, detenuti significa rischiare di subire violazioni dei diritti umani. In tempi di crisi economica, con l’aumento delle tensioni sociali da una parte e,…
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