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Il nostro articolo sul razzismo in Ungheria, la replica dell’ambasciata

Pubblichiamo per intero la replica dell'Ambasciata ungherese a Roma all'articolo di Frontiere News firmato da Riccardo Bottazzo Il jazz, un’arma contro le derive reazionare e xenofobe dell’Ungheria, pubblicato il 23 gennaio. Buongiorno! Il 23 Gennaio è stato pubblicato un articolo da Lei scritto sul sito frontierenews.it. Il Vostro articolo purtroppo contiene numerose inesattezze di fatto che Vi portano a conclusioni errate e diffamatorie verso il nostro Paese e Governo. Per citare qualche esempio dal Vostro articolo: 1) I neo nazisti di Jobbik, nei fatti, hanno la funzione di appoggiare dall’esterno il governo di Viktor Orbàn, spingendolo sempre più a destra. Il partito di estrema destra Jobbik non appoggia per niente la coalizione governante di Fidesz (Alleanza di Giovani Democratici) e KDNP (Partito Popolare Cristian Democratico), anzi, Jobbik è il più feroce…
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Il jazz, un’arma contro le derive reazionare e xenofobe dell’Ungheria

"Musei, fondazioni e teatri sono stati o chiusi o assegnati a servi del regime che li usano solo a fini propagandistici. Senza libertà non si può produrre cultura". di Riccardo Bottazzo REAZIONE E XENOFOBIA, UN COCKTAIL ESPLOSIVO. E’ notte fonda a Budapest. E la premesse c’erano tutte. Gli scandali e il malgoverno che hanno travolto il partito socialista al potere da due legislature, la crisi economica che ha devastato soprattutto le categorie più deboli, il rafforzarsi di partiti di destra e di formazioni dichiaratamente naziste e xenofobe; il partito conservatore Fidesz ha vinto le elezioni con il 53% di voti e il suo leader Viktor Orbàn governa senza sottostare a mediazioni con partiti più moderati - come era avvenuto in passato - e avendo anche i numeri per mettere mano alla…
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Ungheria, quotidiano di destra: “Gli animali zingari vanno eliminati”

“Gli zingari sono animali e vanno eliminati”, sono le parole pubblicate sul quotidiano ungherese Magyar Hirlap, vicino alle posizioni xenofobe del premier Viktor Orban. L’articolo è firmato da Zsolt Bayer, uno dei fondatori del Fidesz, il partito di destra che incita allo sterminio della comunità Rom in Ungheria, pari al 7% della popolazione. Nell’articolo viene fatto il parallelo tra gli zingari e gli animali, che secondo Bayer avrebbero in comune “il fare i loro bisogni ovunque” e “di essere in maggioranza assassini”. Per questo andrebbero eliminati. I partiti di opposizione hanno condannato il giornale, urlando allo scandalo. Tra il 2008 e il 2009 in Ungheria, a causa di articoli e discorsi simili, ci sono stati ripetuti attacchi alle comunità Rom. Zsolt Bayer si è difeso dicendo di essere stato frainteso:…
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Ungheria, nessuna sanzione contro la violenza sulle donne in famiglia

Oggi il Parlamento ungherese si è riunito per prendere una posizione in merito alla proposta, avanzata dai socialisti e dai verdi,di sanzionare penalmente la violenza contro le donne in famiglia. Nonostante l’Ungheria sia tra i Paesi in cui i pestaggi da parte dei coniugi risultano essere maggiormente frequenti,la maggioranza appoggiata da estremisti di destra, ha bocciato la richiesta dichiarando che “Le donne, prima di volersi emancipare, se vogliono più rispetto, devono partorire più bambini”. Parole queste che hanno causato grande indignazione tra i movimenti femminili che hanno indetto una manifestazione di protesta per sabato.    
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Ungheria, i detenuti lavorano e creano profitto. Ma per le ong sono “nuovi schiavi”

Una nuova idea di carcere quella messa in atto in Ungheria, dove a Nagyfa è stata allestita una fattoria nella quale vengono fatti lavorare i condannati a pene tra i 3 ed i 6 mesi. L’intento è rimediare al sovraffollamento carcerario e far pagare agli stessi prigionieri le spese di detenzione. I detenuti si dicono soddisfatti. Uno di loro racconta: “Qui abbiamo una sensazione di libertà che difficilmente c'è nelle altre prigioni più chiuse e con una disciplina più rigida. Lì ci si sente isolati dal mondo, qui si ha l'impressione di vivere nella società normale". Al programma sperimentale partecipano 60 detenuti. Il portavoce della prigione, Zsolt Balogh, spiega: "Lo scopo è far sì che rimborsino le spese della loro detenzione, producendo beni e persino profitti".Per aumentare ulteriormente i profitti, la prigione…
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