Fulvio Scaglione dopo le critiche ricevute per l'intervista "in ginocchio" ad Assad, risponde alle critiche su Linkiesta: "Intervistare Assad è sacrosanto, alla faccia dei maestrini del giornalismo". Ad una persona intelligente dovrebbe risultare evidente che il punto della questione non è se intervistare Assad o meno, ma il modo in cui lo si intervista e le domande che vengono poste. Scaglione riguardo all'intervista dice: «Noi quattro giornalisti italiani che abbiamo realizzato l’intervista ad Assad ci siamo accordati per fare domande diverse, ad ampio spettro, su temi scomodi per il regime. Non ci è stato chiesto di evitare questo o quell’argomento, né l’avremmo fatto. I lettori ce ne saranno grati». Anche se i contenuti non cambiano, diverso è il quadro che se ne ricava da Il Fatto Quotidiano riguardo a questo…
di James Lilford Durante l'occupazione nazista la Bulgaria riuscì ad impedire - insieme a Danimarca e Finlandia - la deportazione della popolazione ebraica. Diventata più stretta l’alleanza con la Germania, alla Bulgaria fu dato l'ordine di organizzare la deportazione degli ebrei. Sebbene i piani siano stati parzialmente eseguiti, a causa delle pressioni politiche, la maggior parte degli ebrei della Bulgaria è stata salvata dai campi di concentramento nazisti. Questo atto di disobbedienza ha fatto nascere il dibattito su quale fosse la forza più significativa nel salvataggio degli ebrei della Bulgaria. Verso la fine degli anni ’30, la Bulgaria era sotto una crescente pressione da parte dei nazisti. Lo Stato bulgaro - partner commerciale della Germania, che le vendeva armi - dovette decidere se cooperare con Hitler o essere invaso dalle…
di Walter Valeri* Per capire e ricordare pienamente il valore e il significato della presenza di Dario Fo e Franca Rame nel teatro italiano ed europeo negli ultimi 50 anni non basta affidarsi alla lettura della loro opera stampata, agli archivi che pure contengono un numero sterminato di lettere, documenti, testimonianze di ogni sorta, registrazioni video e radiofoniche, manoscritti e varianti pressoché infinite delle loro commedie e monologhi. Occorre partire dalla rappresentazione teatrale. Rimettere in scena quei testi e riconsiderare la storia , la natura del luogo o dei luoghi dove lo spettacolo è nato e successivamente si è modificato in un continuo farsi e disfarsi, sera dopo sera in presenza del pubblico. Un’impresa impossibile o quasi. Il teatro non è un genere letterario. Non rispetta mai regole o convenzioni,…
di Raúl Zecca Castel* Se si dovesse scrivere la storia di una nazione come il Gambia tenendo conto unicamente del suo periodo libero e democratico, questa si ridurrebbe a una parentesi di soli trent’anni. Colonia inglese fino al 1965, anno in cui ottenne l’indipendenza, il Gambia fu guidato da Dawda Jawarà fino al 1994, quando un brutale colpo di stato mise fine all’unico governo democraticamente eletto del paese. Da allora, questo piccolo fazzoletto di terra dell’Africa occidentale incuneato nel Senegal, è sempre stato nelle mani di uno tra i dittatori più feroci e sanguinari del mondo: Yahya Jammeh. Il suo regime liberticida si è contraddistinto per le crescenti persecuzioni politiche, religiose, etniche ed omofobe, cui hanno fatto seguito innumerevoli arresti, giudizi sommari, sparizioni forzate, torture ed omicidi. Il tutto in un…
di Fulbío Alejandro Astorquiza Erazo Nel fitto dei boschi di nebbia, sterpaia e selva Il piccolo aeroplano del quale non si riusciva a distinguere il numero di targa, reso illeggibile dalla velocità, sorvolavala fitta selva bagnata dagli abbondanti fiumi che si staccano dalle vette delle cordigliere e rilasciava una scia biancastra sul verde smeraldo delle piantagioni di coca, splendenti come i primi raggi del sole. Uno dei tre americani al comando, al virare verso sinistra per ripetere la fumigazione col glifosato, perse il controllo del velivolo e si schiantò contro una vetta, che non aveva potuto schivare nel suo estremo tentativo di manovrare il velivolo, e cadde a strapiombo su di un boschetto ai piedi del macigno. Nella cabina e tra le ritorte lamiere, i corpulenti uomini dagli occhi azzurri…