Il ddl Zan e la libertà di pensiero
La satira di Luca Ortello
A che cosa servono gli studi di genere?
Analisi di Luca Ortello. Foto in copertina di Tim Mossholder Lo scorso 4 novembre 2020 la Camera dei deputati ha approvato, con 265 voti favorevoli, 193 contrari e un’astensione, il DDL Zan in contrasto alle discriminazioni per motivi legati all’omolesbobitransfobia, alla misoginia e alla disabilità. La maggioranza della Camera, oltre ad aver respinto le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni in riferimento al disegno di legge, ha anche votato per estendere le stesse tutele alle persone disabili. Questa volta, persino Lega e Fratelli d’Italia hanno votato a favore per estendere le previsioni degli articoli 604 bis e ter del codice penale anche ai delitti commessi per ragioni legate alla disabilità della vittima. Il voto favorevole all’estensione delle tutele rivolto alle persone disabili e non alle minoranze LGBTI appare come una…
Una risposta ragionata a chi critica il ddl Zan contro l’omotransfobia
Cosa prevede il ddl Zan? Perché spaventa tanto i leader dei partiti di destra così come la Cei? È una minaccia alla libertà d'espressione? L'educatore Luca Ortello prova a rispondere a tutte le principali critiche al disegno di legge contro l'omotransfobia, a partire dai numeri e dalle statistiche sulle discriminazioni in Italia. In uno stato democratico, la libertà di pensiero è un sacrosanto diritto. La domanda che in molti si pongono è: dove termina la libertà di espressione – possibile grazie ai princìpi democratici – e dove inizia la discriminazione delle minoranze? Discriminare e ledere la dignità di qualcun altro sulla base di ciò che si è può essere considerato un diritto (democratico)? Questi mesi estivi sono stati roventi, non solo per le alte temperature che continuano a infuocare la…
La crisi migratoria causata dalle sanzioni di Trump all’Iran
L'invasione sovietica dell'Afghanistan aveva spinto migliaia di persone a fuggire nel vicino Iran. Dopo decenni di angherie e ingiustizie, negli ultimi anni tanti apolidi afgani hanno provato in tutti i modi a superare i confini turchi per raggiungere l’Europa. Una situazione nota, che tuttavia si è aggravata notevolmente in seguito alle sanzioni statunitensi verso Teheran. Le autorità turche sono alle prese con quasi quattro milioni di rifugiati. Tra questi ci sono oltre 170.000 rifugiati afgani registrati e secondo le agenzie umanitarie il numero di arrivi dall'Iran è in aumento. Ad esempio, nella città turca orientale di Van, a circa 75 chilometri dal confine iraniano, molti rifugiati afghani sono costretti a dormire per strada e nei parchi pubblici e nei terminal degli autobus, da dove le autorità turche impediscono di spostarsi…