di Luca La Gamma A quasi un anno di distanza dalla chiusura della rotta balcanica, arriva il web doc che racconta la strada percorsa da migliaia di rifugiati per raggiungere l'Europa. Un documentario multimediale che coniuga fumetto, video e testi, e che descrive il paradosso dei muri costruiti dai governi di una regione oggi sì frammentata, ma che fino a pochi anni fa era riunita in un'unica nazione. Il progetto, partito da Bologna, è nato dalla collaborazione tra gli illustratori di Graphic News e la casa di produzione Smk Videofacoty, con il supporto di Q Code magazine. Per 6 mesi migliaia di persone hanno percorso la rotta balcanica, a piedi, attraverso 8 nazioni, per riuscire ad entrare in Europa e scongiurare le rotte dei barconi, ben più costose e rischiose.…
di Camilla Capasso Ana ha i capelli raccolti in uno chignon stretto e gli occhi truccati con cura. Percorre a passo veloce la strada sterrata che conduce al Mercato dell’Est, un grosso spiazzo di terra bianca e ghiaia delimitato da una recinzione metallica all’altezza del cavalcavia che dal quartiere Corvetto porta a piazzale Cuoco. Da un paio d’anni, dopo lo sgombro del mercato di Cascina Gobba nel 2014, il mercato di piazzale Cuoco è diventato il nuovo snodo commerciale per merci e persone provenienti da Romania, Ucraina e Moldavia. “Vivo da molti anni in Italia, ma ho due figli piccoli in Moldavia”, racconta Ana. “Il sabato mattina vengo al mercato per spedirgli medicine, giocattoli e cibo.” Indicandomi le lunghe file di pullman parcheggiati ai lati dello spiazzo, Ana mi spiega…
L’esperienza di Jackie e Juvi, migranti a Taiwan e successivamente migranti in Italia, testimonia un dato tanto importante, quanto attuale, anche per la nostra specifica realtà italiana: di fronte a una “infrastrutturazione” delle migrazioni, attuata attraverso la collaborazione transnazionale di molteplici attori, la soggettività migrante emerge sempre con quel carattere di non “addomesticabilità”, di fuga, anche quando deve fare i conti con la dura realtà della fabbrica elettronica taiwanese, o con le regole d’ingresso in Europa. Jackie Banaang, Juvi Elalto, Stefano Rota - Transglobal Quella che segue, più che un intervista, si potrebbe descrivere come la scrittura a tre mani - una di Jackie, una di Juvi e, in misura minore, una mia - di un breve resoconto sul modo in cui le migrazioni dalle Filippine si dispiegano e…
di Ètienne Balibar* Accolgo volentieri l’invito di Stefano Rota dell’Associazione Transglobal a contribuire all’implementazione di una nuova sezione della rivista “Frontierenews”. Ciò è dovuto sia alla natura dei temi che si intendono trattare, oggetto di mio interesse e studio pluridecennali, sia al pubblico a cui la rivista si rivolge. Una versione più completa di quanto tratto in questo articolo è contenuta nel numero 4 di “Translation Journal”, 2014, curato da Sandro Mezzadra e Naoki Sakai. Quello che intendo affrontare in questo mio intervento è il tema della traduzione, del rapporto dialettico, giocato tra opposizione e intreccio, che si crea tra “paradigma del conflitto” e “paradigma della traduzione”, della definizione di straniero come “nemico” e della “doppia alterità” che connota lo status di straniero stesso. Questi tre elementi stanno alla base…
di Alessandro Pagano Dritto (@paganodritto) Il 17 aprile 2015 Andrea Segre, veneto, viaggiatore, documentarista, è a Schio e poi a Marano Vicentino, provincia di Vicenza, a presentare il suo ultimo libro: Fuori rotta. Diari di viaggio (Marsilio Editori, Venezia, 2015, pp. 212) uscirà nelle librerie il 23 del mese. L'intervista si svolge in un negozio che per metà vende abbigliamento da montagna e per l'altra metà vende libri, in buona parte anche quelli di montagna. Il titolo del suo libro è Fuori rotta. Come mai questo titolo per un libro che racconta di viaggi? Il titolo significa molto semplicemente che le esperienze più formative nella vita sono quelle in cui si rinuncia alla rotta sicura e normale. E poi è anche un consiglio a chi, più giovane di me, è…