In occasione dell'anniversario della Rivoluzione Islamica, condivido con grande onore una lettera scritta da Ali Pourmarjan, direttore dell'Istituto culturale islamico dell'ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran a Roma. Una lettera che ci aiuta a riflettere su un evento che ha cambiato la storia di un paese (e non solo): la Rivoluzione Islamica del 1979. L’influenza della Rivoluzione Islamica iraniana sulle teorie politiche delle relazioni internazionali, in particolare riguardo alla definizione di “Islam politico” La vittoria della Rivoluzione islamica iraniana nel 1979 è considerata una delle più importanti rivoluzioni politiche internazionali degli ultimi tempi. Gli effetti sulla comunità islamica mondiale, la posizione strategica a livello internazionale dell’Iran e l’importanza del Golfo Persico e del Medio Oriente nello scacchiere mondiale hanno fatto sì che la Rivoluzione islamica fosse un fenomeno, un evento che non ha…
Lapidazioni, frustate, amputazione della mano: a prima vista sembrerebbe che le pene previste dall'Arabia Saudita e dall'autoproclamato Stato Islamico abbiano molti punti in comune. Ma è veramente così? Middle East Eye ha pubblicato un'infografica che analizza le pene previste dalle autorità saudite e dal nuovo "califfato". E in effetti, la più evidente differenza sembrerebbe essere una: l'Arabia Saudita è un alleato fondamentale per gli Stati Uniti, nonché membro della coalizione (con a capo gli USA) contro lo Stato Islamico. nella foto in alto: un'esecuzione pubblica in Arabia Saudita fonte: MiddleEastEye Crimini e punizioni: Stato Islamico vs Arabia Saudita Crimine: Bestemmia (Insultare Dio, il Profeta, la religione) Atti di omosessualità Tradimento Omicidio Punizione dello Stato Islamico: Morte Punizione in Arabia Saudita: Morte Crimine: Calunnia Bere alcool Punizione dello Stato Islamico: 80 frustate Punizione in…
"Sua eminenza il Gran Mufti, il Consiglio Nazionale degli imam in Australia e la comunità islamica esprimono il proprio pieno sostegno e la propria solidarietà alle vittime e ai loro famigliari, sperando in una risoluzione pacifica di questa tragedia”. Così più di 40 associazioni islamiche australiane hanno condannato in maniera congiunta il sequestro di decine di civili nel café di Sydney. "Rifiutiamo ogni tentativo di prendere le vite innocenti di qualsiasi essere umano o di instillare paura e terrore nei loro cuori". Il sequestratore ha issato una bandiera nera con una scritta in bianco che recita la shahada, la testimonianza di fede islamica: "Testimonio che non c'è divinità se non Dio e testimonio che Muhammad è il Suo Messaggero" (no, l'Isis non c'entra nulla). I gruppi islamici hanno denunciato l'abuso della shahada…
"L'Islam vieta l'uccisione di innocenti". Oltre cento ulema e leader musulmani da tutto il mondo hanno firmato una lettera congiunta indirizzata a Ibrahim Awwad Al-Badri, conosciuto come Abu Bakr al-Baghdadi, leader dello Stato Islamico. Anzi, del presunto "Stato Islamico". In 24 punti, egregiamente argomentati, gli scolari di fede islamica condannano la barbara interpretazione che al-Baghdadi fa del Corano e degli insegnamenti del profeta Muhammad. Ad esempio, scrivono gli ulema, è vietato nell'Islam emanare fatwa senza seguire i procedimenti preposti, semplificare la Shari’ah o uccidere innocenti. Così come è vietato, nei precetti di Allah, uccidere emissari, ambasciatori, diplomatici e - per analogia - giornalisti e operatori umanitari. Il Jihad è, inoltre, una guerra difensiva che va portata avanti solo se c'è una giusta causa, un giusto scopo e solo ed esclusivamente attraverso condotte giuste. È vietato maltrattare - in qualsiasi…
Una fiaccolata per manifestare il rifiuto verso la violenza dell'Isis, delle dittature, dei nemici della democrazia e della libertà dei popoli. Radio Diritto Zero ha organizzato la manifestazione per domenica 21 settembre in Piazza Affari a Milano (a pochi metri da piazza Cordusio), alle ore 18.30. Donne e uomini uniti per dire 'no' alle barbarie di chi opprime i popoli, di chi nega la libertà e la democrazia, di chi incendia il mondo con l'odio della propaganda, di chi strumentalizza la violenza con altra violenza, di chi semina odio e usa sofferenza e dolore per inneggiare a crociate. La libertà, il rispetto e la non violenza saranno il credo civile e democratico del popolo che scenderà in piazza domenica. Anche la redazione di Frontiere News aderisce all'appello lanciato dagli amici di Radio Diritto Zero. Segui…