Dopo 10 minuti buoni di camminata ci troviamo di fronte ad una fabbrica abbandonata caratterizzata da un monotono colore grigio-nero, cavi metallici e gru ormai dismesse e inutilizzate. Nello spazio interno, tra prefabbricati, container e magazzini ci vivono 200 persone, 60 bambini in tutto di cui 4 disabili. Sono famiglie scappate da Slovyansk e Kramatorsk. Vivono in due ampie tende coi colori della bandiera: un blu intenso diviso a metà da una striscia orizzontale gialla. Dormono in un largo magazzino adibito a dormitorio. La parte sinistra per le famiglie, la destra per single, ragazzi/e o persone scappate sole dal conflitto. In una delle tende raccolgono vestiti, cibo in scatola e sono presenti numerosi tavolini per mangiare. Tantissimi volontari, anche giovanissimi portano ogni giorno degli aiuti … giochi per i bambini,…
Nel 1983 un giornalista tedesco di punta decide, dopo un'esitazione durata dieci anni, di valicare la frontiera che divide, in Germania, i cittadini tedeschi dagli immigrati turchi. Si "traveste da immigrato": inizia a farsi chiamare Ali, si mette lenti a contatto scure e si tinge di nero i capelli. Quindi mette un annuncio sul giornale nel quale si dichiara disposto a fare qualsiasi tipo di lavoro. Comincia così, con questa croce sulle spalle, la risalita del calvario dell'immigrazione. In questo passaggio del suo libro "Faccia da turco", racconta una parte del percorso della sua personale Odissea. L'inchiesta di Gunter è un documento unico sulle condizioni dei milioni di cosiddetti Gastarbeiter, quei i "lavoratori ospiti" che la Germania Ovest assunse negli anni del suo boom economico e sui quali, in parte, si fonda la sua società contemporanea. Effettivamente in…
Durante l'invasione della città di Khuza'a i militari israeliani hanno catturato un 16enne, torturandolo e obbligandolo a fare da scudo durante i rastrellamenti nei tunnel. L'affidavit rilasciato dal giovane - e ottenuto in esclusiva da +972 - sembra essere il primo caso documentato di civili palestinesi usati dai soldati israeliani come scudi umani durante l'Operazione Margine Protettivo. Ahmad Abu Raida, ora 17enne, stava fuggendo dalle bombe insieme alla sua famiglia quando, il 23 luglio scorso, i soldati israeliani lo hanno rapito. La sua storia è stata raccontata da Samer Badawi sul magazine israelo-palestinese +972 basandosi sulla dichiarazione scritta rilasciata da Ahmad. Durante la prigionia, durata cinque giorni, il ragazzo è stato usato come scudo umano nelle ricerche di tunnel e rampe di lancio missilistiche delle brigate della resistenza palestinese. “Gli ho detto di non saperne nulla",…
Shahd Abusalama è nata nel 1991 nel campo profughi di Jabalia, ma la sua famiglia è originaria del villaggio di Beit Jirja. I nonni hanno subito la pulizia etnica nel 1948; il padre invece, unitosi alla resistenza, ha speso 15 anni della sua vita in una cella. Laureata in Letteratura inglese, Shahd è una brillante blogger, disegnatrice e pittrice. Un concentrato di energia ed eleganza che porta avanti la causa del suo popolo con grande determinazione e sensibilità. Anche per motivi famigliari, quello dei prigionieri in Israele è un tema che senti molto. Ce ne vuoi parlare? Mio padre è solo un esempio. Da quando i sionisti hanno occupato le nostre terre sono stati centinaia di migliaia i cittadini palestinesi rinchiusi - e persino morti - nelle prigioni israeliane. Per…
di Joshua Evangelista E alla fine il momento arrivò. Dopo due anni e mezzo di sangue e oltre 120mila morti, l’opinione pubblica scoprì che in Siria era in atto un massacro. E via di inni pacifisti, di post contro Obama, di “vi-siete-dimenticati-dell’Iraq?” vari. Per carità, ben venga alimentare un sentimento condiviso contro la guerra, al cui sviluppo il nostro giornale non si è sicuramente tirato indietro. E mi ritrovo pienamente in accordo con la linea di Emergency, che dice: “Ai morti già causati dalla guerra in Siria se ne aggiungeranno altri, perché scegliere le armi oggi significa decidere sempre, consapevolmente, di colpire la popolazione civile: nei conflitti contemporanei il 90% delle vittime sono sempre bambini, donne e uomini inermi”. Ma dove siamo stati, noi tutti, negli scorsi due anni e…