Arabia Saudita, l’attivista Badawi rischia la pena di morte per apostasia
“L’Arabia Saudita segue un’interpretazione rigida della legge islamica, e prescrive la pena di morte per omicidio, stupro, rapina armata, traffico di droga, stregoneria, adulterio, sodomia, omosessualità, rapina su autostrada, sabotaggio, apostasia (rinuncia all’Islam). L’Arabia Saudita ha un numero di esecuzioni tra i più alti al mondo, sia in termini assoluti che in percentuale sulla popolazione”. Inizia così il rapporto di Amnesty International sulla pena di morte di quest'anno. E l'Arabia Saudita continua a non smentirsi. Lo scorso 18 dicembre l'attivista dei diritti umani Raef Badawi è stato rinviato a giudizio per apostasia. Arrestato lo scorso giugno a Gedda, mentre stava…