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Quando Marlon Brando rifiutò l’Oscar per Il Padrino in solidarietà con i Nativi Americani

Quando Marlon Brando rifiutò l’Oscar per Il Padrino in solidarietà con i Nativi Americani

Marlon Brando, riconosciuto come uno degli attori più significativi della sua generazione, era noto tanto per la sua abilità nell'interpretare i ruoli più complessi quanto per il suo impegno nelle questioni sociali e politiche. Uno dei suoi gesti più discussi avvenne nel 1973, quando rifiutò l'Oscar come miglior attore in segno di protesta contro il trattamento riservato ai Nativi Americani. Questa scelta, che suscitò scalpore a Hollywood, attirò l'attenzione internazionale su una causa che Brando sentiva profondamente. La notte degli Oscar del 1973, Brando fu premiato per la sua interpretazione di Vito Corleone in "Il Padrino" di Francis Ford Coppola,…
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Hedy Lamarr, la diva di Hollywood che “concepì” Wi-Fi e Bluetooth

Hedy Lamarr, la diva di Hollywood che “concepì” Wi-Fi e Bluetooth

Hedy Lamarr, nata a Vienna nel 1914 e deceduta nel 2000, rimane una delle figure più affascinanti e poliedriche del Novecento, incarnando una doppia identità straordinariamente contrastante e complementare. Da un lato, fu celebrata come una delle attrici più glamour di Hollywood, ammirata per la sua bellezza mozzafiato e il suo talento cinematografico, che la resero una vera e propria icona del grande schermo durante gli anni '30 e '40. Dall'altro, Lamarr sorprende per il suo ingegno come inventrice, un aspetto della sua vita meno noto ma tutt’altro che meno significativo. Nel 1942, insieme al compositore George Antheil, brevettò un…
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La dura vita di chi fa l’asiatico nei film italiani

La dura vita di chi fa l’asiatico nei film italiani

Coreano di nascita, adottato negli anni '80 da una famiglia di Bergamo, Yoon Cometti Joyce è cresciuto tra violenze a sfondo razziale e discriminazioni costanti per la sua fisionomia. Reggere i "muso giallo, tornatene al tuo paese", i "mia figlia non può uscire con uno con gli occhi a mandorla” o i "zao, placele" è stata talmente dura da spingerlo a tentare il suicidio. Unica terapia la recitazione, che gli ha permesso di accettare la complessità della propria identità. Con alle spalle oltre quaranta film realizzati e numerose collaborazioni con giganti del cinema – tra cui Ridley Scott, Martin Scorsese,…
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Per un cinema diverso

Per un cinema diverso

Registi, scrittori e attivisti lanciano una petizione per promuovere la diversità nell'industria culturale italiana, proprio mentre è in discussione il disegno di legge “Disciplina del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo” proposto dal Ministro Franceschini. Una legge che, secondo i promotori dell'appello, non rappresenta la complessità della società italiana Il disegno di legge n. 2287 “Disciplina del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo” proposto dal Ministro Dario Franceschini non promuove la diversità  nel cinema, in tv e nello spettacolo. Questo il principio da cui nasce #peruncinemadiverso, una petizione scritta da Leonardo De Franceschi, Giulia Grasselli, Nadia Kibout, Fred Kuwornu, Razi Mohebi, Reda Zine e Chiara…
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Cento anni con Raf Vallone

Cento anni con Raf Vallone

Mercoledì 17 febbraio, in occasione del centenario della nascita di Raf Vallone, le figlie Eleonora e Arabella organizzano in collaborazione con la Casa del Cinema di Roma, a partire dalle ore 21, una serata dedicata all'attore. Al centro della manifestazione la proiezione del film Uno sguardo dal ponte, diretto nel 1962 da Sidney Lumet, che valse a Vallone il Premio David di Donatello quale migliore attore protagonista. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione, in anteprima assoluta, del frammento inedito di una recente intervista con Peter Brook, che diresse Vallone nella storica versione teatrale di Uno sguardo dal ponte (580 repliche…
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