Cisgiordania

La vita in un campo profughi palestinese, tra arresti preventivi e sogni sospesi

La vita in un campo profughi palestinese, tra arresti preventivi e sogni sospesi

Intervista ad Aysar Al-Saifi di Ludovica Iaccino Nato e cresciuto nel campo profughi di Dheisheh, uno dei più grandi in tutta la Cisgiordania, Aysar Al-Saifi ricorda ancora gli aneddoti raccontati a tavola; parole sussurrate, sguardi complici, intere generazioni accomunate dalla voglia di libertà e dalla speranza di un futuro migliore. La paura, la sofferenza di famiglie dilaniate dal dolore, la pena di madri che piangono figli uccisi dai militari o dimenticati in prigioni che è impossibile visitare, sono ricordi lucidi nella sua mente. Tuttavia, Aysar – che ora vive in Italia – ricorda anche la resilienza del suo popolo, le amicizie indissolubili,…
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La linea verde dietro il muro

La linea verde dietro il muro

Intervista di Riccardo Bottazzo Immaginate un extraterrestre. Immaginate che attraversi gli spazi siderali sulla sua lucente astronave per atterrare nella spianata del Tempio, scansando contraeree, missili e mitragliate varie da parte dell’esercito meglio armato del mondo. Immaginate che il nostro alieno esca dalla sua astronave e se ne vada a spasso per Gerusalemme chiedendo alla gente: “Scusate, come faccio a distinguere i palestinesi dagli israeliani, considerato che per me siete tutti terrestri: tutti ugualmente brutti, privi di antenne e tentacoli?” Ebbene, voi cosa rispondereste? Amira Hass, giornalista e scrittrice ebrea ed israeliana che ha scelto di vivere a Ramallah per…
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La vallata partigiana di Kafr Qaddum

La vallata partigiana di Kafr Qaddum

Sono quasi le 12 di mattina (ore 11 italiane); il sole splende alto e batte forte su tutto il paese. Nel villaggio si respira un’atmosfera tranquilla e pacata, c’è poca gente per strada: i più piccoli sono seduti sotto al chioscho, a bere un succo o a scherzare tra di loro giocando a lanciarsi pezzi di ramoscelli d’ulivo o piccoli sassolini; gli anziani invece siedono all’ombra in silenzio, il classico silenzio di chi ha visto molto, troppo, ma vuole comunque lasciare spazio alle nuove generazioni, vuole lasciare l’opportunità a chi è venuto dopo di lui di cimentarsi nel cambiamento della…
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L’Airbnb dell’apartheid

L’Airbnb dell’apartheid

Immaginate di passare le prossime vacanze in una meravigliosa casa tutta per voi. Una modernissima cucina super-attrezzata, una piscina sul terrazzo, tende in lino finissimo, fiori sul comodino. Sembra un sogno, vero? Ma c'è un problema. Quella casa è rubata. Così come la terra su cui è costruita quella casa. E le strade che portano a quella casa sono vietate agli abitanti originari della zona, così come l'accesso all'aeroporto più vicino. Il portale di annunci per case e stanze in affitto Airbnb, vero e proprio gigante economico, fa affari d'oro sul turismo nelle colonie israeliane, dichiarate illegali dal diritto internazionale perché costruite su terra rubata ai…
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Cisgiordania, la vita nei campi profughi e l’incubo di Balata

Cisgiordania, la vita nei campi profughi e l’incubo di Balata

«I rifugiati palestinesi sono persone il cui normale luogo di residenza era la Palestina tra il giugno 1946 e il maggio 1948, che hanno perso tanto le loro abitazioni quanto i loro mezzi di sussistenza come risultato della Guerra arabo-israeliana del 1948» UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente) Quando si arriva in Cisgiordania e si conosce la realtà dei campi profughi si capisce che, al contrario di campi nati da poco (ad esempio Za’atari in Giordania), quelle che erano una volta tendopoli sono ora sobborghi trascurati alle periferie della città,…
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