La lotta al coronavirus nel “grande fratello” sudcoreano
Una rete capillare di telecamere a circuito chiuso e il monitoraggio sistematico dei pagamenti con carta di credito hanno evitato che la Corea del Sud si trasformasse in una nuova Wuhan. Le altre democrazie liberali saranno disposte a implementare un sistema di controllo ultra-invadente per contenere la pandemia del COVID-19? di Jung Won Sonn — Professore associato di Sviluppo economico urbano presso la UCL (University College London) La Corea del Sud è stata erta a modello virtuoso per la gestione della diffusione del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) e dell'epidemia di COVID-19. Nell'analizzarne le dinamiche, si è posta particolare enfasi sull'enorme quantità di test effettuati…