elezioni

Brogli e mazzette: guida alle elezioni UK del ‘700

Brogli e mazzette: guida alle elezioni UK del ‘700

Un'elezione politica senza cabine elettorali, senza voto segreto e, soprattutto, senza la maggior parte degli elettori. Un'elezione in cui contano di più i simboli cuciti sul cappotto, le promesse di favori personali e — perché no? — qualche generosa 'bustarella'. Così si votava nella Gran Bretagna del XVIII secolo. Non aspettatevi il trionfo della democrazia: qui il diritto di voto era un privilegio riservato a pochi, e la politica era un'arena in cui la corruzione non era uno scandalo, ma una prassi accettata. Eppure, con tutti i suoi limiti, il sistema elettorale britannico di questo periodo avrebbe gettato le basi…
Read More
Che cosa rimane dopo quattro anni di Trump

Che cosa rimane dopo quattro anni di Trump

Black Lives Matter, movimenti femministi e LGBTQ+, un acceso dibattito sul ruolo della polizia e il suo possibile smantellamento. Ma anche il futuro del muro con il Messico, la tenuta democratica dopo il risultato elettorale e nuove forme di proteste artistiche. Giovedì 29 ottobre Frontiere News ha organizzato (insieme a La macchina sognante) un convegno online dal titolo "Oltre Biden e Trump: persone, comunità e movimenti verso le elezioni negli USA". L'obiettivo dell'incontro era disegnare una panoramica di quelle energie dal basso che, si spera, sopravvivranno dopo le prossime elezioni statunitensi, a prescindere da chi sarà il nuovo inquilino della…
Read More
Votare in Kurdistan, tra repressione e speranze

Votare in Kurdistan, tra repressione e speranze

di Giulia Sabella Lice è uno degli avamposti dell'Hdp, il Partito democratico dei popoli, una città dove il risultato delle elezioni è quasi scontato. La cittadina è infatti uno dei luoghi più importanti per il movimento curdo. È proprio qui che Abdullah Öcalan, il 27 novembre del 1978, fondò il Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan. Sempre a Lice è stata eletta la sindaca più giovane di tutta la Turchia, Rezan Zuğurli, di neanche 25 anni. La ragazza è uscita di carcere pochi mesi fa e adesso in prigione si trova il co-sindaco, Harun Herkuş. L'Hdp, guidato da Selahattin…
Read More
Quel filo rosso che collega Gezi Park ai curdi dell’Hdp

Quel filo rosso che collega Gezi Park ai curdi dell’Hdp

Nelle elezioni in Turchia del 7 giugno l'affluenza alle urne ha sfiorato il 90% dei 54 milioni aventi diritto al voto. L'Akp di Recep Tayyip Erdogan perde la maggioranza assoluta con 258 seggi (ben al di sotto dei 276 necessari per formare un governo monocolore), le opposizioni ottengono 292 scranni, così suddivisi: al Chp 132 seggi, all'Mhp 82 e ai filo curdi dell'Hdp, capaci di superare la soglia di sbarramento del 10%, 78. Pubblichiamo dall'Hdp un comunicato che sottolinea e ribadisce il mantenimento degli ideali di libertà, lavoro e democrazia dalle proteste di Gezi Park agli impegni presi durante l'intensa campagna elettorale, in cui il Partito…
Read More
Costruire la democrazia in Burundi, una lezione (anche) per l’Europa

Costruire la democrazia in Burundi, una lezione (anche) per l’Europa

di Giovanni Gugg Da oltre 40 giorni in Burundi, un piccolo Paese nel cuore dell'Africa, sono in corso manifestazioni di protesta per difendere la Costituzione e la democrazia: il presidente uscente, Pierre Nkurunziza, ha annunciato di candidarsi per un terzo mandato. Questa possibilità è esclusa dagli Accordi di Arusha del 2000: da qui, dopo anni di massacri tra hutu e tutsi, sarebbe dovuta partire la pacificazione del Paese. In realtà il processo di pace si concluse formalmente solo nel 2005: sotto la supervisione di Unione Africana, Nazioni Unite e Unione Europea si svolsero elezioni a cui i vecchi partiti politici burundesi…
Read More
No widgets found. Go to Widget page and add the widget in Offcanvas Sidebar Widget Area.