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“La Russia non è più un paese per internet”

“La Russia non è più un paese per internet”

di Alessandro Iacopini Con l’approvazione della nuova legge antiterrorismo, alla lista dei paesi 'nemici di Internet' sarà necessario aggiungere la Russia di Vladimir Putin. Il decreto - proposto nel dicembre scorso dopo il doppio attentato di Volgograd - prevede una serie di restrizioni per le società informatiche straniere che operano nel Paese e una forte limitazione della libertà di espressione on line. LA STRETTA SUL WEB - In primo luogo il nuovo provvedimento colpisce direttamente i colossi dell’informatica occidentali – come Google, Microsoft e Facebook – per il quale è fatto obbligo di possedere in territorio russo i server su cui…
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Russia, Putin firma legge contro “linguaggio osceno” nei media

Russia, Putin firma legge contro “linguaggio osceno” nei media

Sul suo sito Internet, il Cremlino rende noto che il presidente Vladimir Putin ha oggi firmato la legge che prevede la "responsabilità amministrativa per la produzione e distribuzione di prodotti multimediali contenenti linguaggio osceno". Si tratta di un provvedimento volto a ridurre l'utilizzo del turpiloquio nelle televisioni, sul web e negli avvenimenti di carattere pubblico. Anche se non si ha una lista vera e propria delle parole da evitare (a determinare ciò che è considerato osceno dovrebbero essere infatti linguisti ed esperti di costume), obbiettivo sembrerebbero le parole della lingua "non normativa" parallela al russo (chiamata mat), la quale però, nonostante la…
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Russia: duplice omicidio, il killer inneggia alle Pussy Riot

Due corpi senza vita, quelli di un’anziana e di sua figlia, recanti ferite da armi da taglio. Secondo gli investigatori, sono state “uccise insieme” tra il 24 e il 26 agosto. Su una parete della loro abitazione, luogo del ritrovamento, una frase, scritta col sangue delle vittime: “Free Pussy Riot”. E’ questa la scena che ieri si è presentata alle forze dell’ordine di Kazan, la capitale del Tatarstan, una Repubblica autonoma della Federazione russa: un duplice omicidio firmato col sangue delle vittime, Farida e sua figlia, Lilia, di 76 e 38 anni. Il killer, dopo essersi accanito brutalmente sulle donne,…
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Pussy Riot, le parole chiave di un caso mediatico

Pussy Riot, le parole chiave di un caso mediatico

  di Teodora Malavenda TEPPISMO Lo scorso 17 agosto il tribunale di Mosca ha condannato tre ragazze ad una pena di due anni di reclusione con l’accusa di teppismo motivato da odio e ostilità verso la religione e i cristiani ortodossi. PUSSY RIOT Le ragazze in questione fanno parte di un collettivo punk rock russo (PUSSY RIOT), femminista e politicamente impegnato che agisce sotto rigoroso anonimato. Formatosi nel settembre 2011 dopo la decisione di Putin di ricandidarsi alle elezioni presidenziali, si è contraddistinto sin da subito per il contenuto dei testi - religione, politica e diritti per i gay sono…
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Russia, Amnesty: “Navalny e Udaltsov prigionieri di coscienza”

Amnesty International ha dichiarato Alexei Navalny e Sergei Udaltsov prigionieri di coscienza. I due attivisti russi, arrestati la scorsa settimana, sono stati condannati a rimanere in carcere 15 giorni per aver disubbidito agli ordini della polizia, guidando la prima “camminata” degli oppositori a Vladimir Putin per le strade di Mosca. Navalny e Udaltsov, ha spiegato Sergei Nikitin, responsabile dell'organizzazione non governativa in Russia, “hanno cercato di realizzare il loro diritto alla libertà di manifestare con mezzi non violenti e pacifici, ma sono stati arrestati e quindi detenuti”. Nel frattempo, anche il leader del movimento Solidarnost, Ilya Yashin, che era stato…
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