Reportage

Idomeni, #OverTheFortress

Idomeni, #OverTheFortress

di Riccardo Bottazzo Non si fa mai. Non si comincia mai un articolo con una dedica, giusto? Ma questa volta cominciamo a raccontare cosa sono andati a fare più di 250 ragazze e ragazzi in quel mare di fango e di tende rabberciate che è il campo profughi di Idomeni, mentre tutti gli altri italiani festeggiavano in tranquillità la loro pasqua, con una bella dedica. Anzi, due. A tutti quelli che: “Ma perché non ve li portate a casa vostra?” Ed anche a quelli che: “Fanno i profughi e hanno lo smartphone”. E cominciamo a raccontare partendo da un appello.…
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La lotta dei capotribù per salvare “l’albero della vita”

La lotta dei capotribù per salvare “l’albero della vita”

Testo e foto di Jemy Haryanto “Bisogna preservare i nobili valori della foresta tramandatoci dai nostri antenati. La foresta deve essere protetta, se necessario con il sangue" - Nadu, capotribù Dayak Molti popoli dell'Indonesia vivono da secoli in un rapporto di simbiosi con l'albero tengkawang, che trova nel clima tropicale caldo-umido del Borneo e dell’Isola di Sumatra un perfetto ambiente di proliferazione. Dall'uso alimentare e terapeutico alla costruzione di edifici, la pianta è presente in molteplici aspetti della vita quotidiana degli abitanti dei villaggi, che utilizzano ogni suo elemento. Ma in pochi anni la deforestazione, il land grabbing e l’espansione delle piantagioni di palme da olio hanno diminuito drasticamente…
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Diciannove giorni in un centro per migranti del Canada

Diciannove giorni in un centro per migranti del Canada

Jennifer e i suoi fratelli hanno visto più cose nella loro breve vita rispetto a quante ne vivranno la maggior parte degli adulti in un'esistenza intera: un conflitto armato, la migrazione forzata, i campi profughi. Eppure mancava la neve. Vestiti con degli ingombranti cappotti invernali che hanno ricevuto all'aeroporto, i bambini fanno le capriole nel cortile innevato dietro al centro di reinsediamento Margaret Chisholm, nella periferia di Calgary. Il loro padre, Fabian, li osserva con un mix di divertimento, incertezza e sollievo. Dopo aver abbandonato il Burundi un decennio fa - per trascorrere anni in un campo profughi della Tanzania - la…
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Federica, a 24 anni nella giungla di Calais

Federica, a 24 anni nella giungla di Calais

di Marta Bortoli Federica ha 24 anni, una laurea in biotecnologie. Federica vive all'interno del campo profughi di Calais. Mangia con loro, dorme con loro, condivide i loro problemi. L'unico lusso che sembra concedersi è una doccia settimanale nell'alloggio dei volontari. La incontro in una mattina di sole, ma non di caldo. Il caldo proprio non si sente. Ci diamo appuntamento nella zona afgana, dove mi raggiunge in compagnia di Jon, un bel ragazzo alto, dai riccioli fitti, un ampio sorriso e un indelebile accento americano. Vorrei farle qualche domanda, ma allo stesso tempo non voglio farle perdere troppo tempo. Ha…
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Chernobyl e le immagini del silenzio

Chernobyl e le immagini del silenzio

Foto e testo di Francesco Rotondo* Avete mai ascoltato il silenzio? Avete mai ascoltato il vostro cuore, la vostra anima? Io si, o quanto meno ci ho provato. Sono dell’opinione che le emozioni nella vita non nascono a comando, arrivano. Arrivano, si provano, chi è capace riesce a catturarle e metterle da parte per poi utilizzarle come carburante della vita. Le emozioni non si possono comprare come un vestito, una vacanza, una casa o tutto il possibile e immaginabile. Sfuggono a questa logica. L’unica cosa che possiamo fare è quella di creare dei presupposti. Ecco io credo che Pripyat sia un…
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